La nomina di un esperto finanziario a Palazzo San Domenico, com’era facilmente prevedibile, ha scatenato una serie di polemiche da parte dell’opposizione. Primo fra tutti a gridare allo scandalo, è stato il Consigliere di Sinistra, Ecologia e Libertà, Vito D’antona. "Il Sindaco Abbate fa spendere al Comune ottantamila euro per un esperto finanziario, dopo oltre tre anni di allegra amministrazione, a dispetto delle promesse elettorali, con le quali venivano proclamate squadre di esperti e consulenti che a titolo gratuito avrebbero collaborato la nuova amministrazione, ci ritroviamo con incarichi profumatamente pagati, senza un responsabile finanziario a tempo pieno e un ufficio di ragioneria bruscamente scardinato" dichiara D’Antona che, evidenzia come l’ultimo incarico rappresenti la dichiarazione di fallimento sul piano finanziario del Sindaco Abbate e annuncia la segnalazione del provvedimento alla Corte dei Conti per chiedere un parere sulla sua legittimità. D’Antona snocciola poi una serie di inadempienze dell’Amministrazione, dai ritardi nel pagamento delle spettanze ai dipendenti della SpM, alla vertenza degli operatori ecologici, ai bilanci non approvati ad oltre sei mesi dalla scadenza che determinano il blocco dei trasferimenti statali.
Ma il Sindaco Abbate rimanda le accuse al mittente e dichiara di non accettare lezioni da chi non si è mai assunto alcuna responsabilità amministrativa, limitandosi a ricoprire un ruolo che consiste esclusivamente in un’attività di delegittimazione perenne per qualsiasi amministrazione che si è avvicendata negli ultimi 30 anni alla guida del Comune di Modica. Ad eccezione di una breve apparizione da assessore alla fine degli anni 90. Abbate ricorda poi che il Comune di Modica si trova a gestire un piano di riequilibrio complesso e articolato che non può non essere seguito da un professionista capace e conoscitore sin dall’inizio (ottobre 2012 con il decreto di dissesto del Comune) della situazione finanziaria dell’Ente.
Ma a gridare allo scandalo sono anche Udc e Adesso Modica che, in una nota stampa, si chiedono, dopo avere utilizzato al massimo la scopertura bancaria portandola a 22 milioni e dopo avere tagliato importanti servizi come le attività integrative, dopo che rimangono non approvati il bilancio consuntivo 2015, e il bilancio di previsione 2016, a cosa serva il Collegio dei Revisori dei Conti se successivamente, alla fine del mandato, vengono nominati esperti dal Sindaco. Abbate, da parte sua, dichiara di avere deciso di nominare Anna Maria Aiello perchè è lei che ha seguito tutto l’iter del piano fino ad oggi e che è stata nominata per due volte di seguito dalla scorsa Amministrazione a presiedere il collegio dei Revisori dei Conti. La professionista seguirà giornalmente l’attuazione del piano di riequilibrio. L’opposizione faccia pure, conclude il primo cittadino, amministrare tocca noi anche chiamando, sempre nell’interesse esclusivo di questo Comune, persone capaci ad integrare le professionalità già presenti in organico, dove manca un dirigente del settore finanziario.