E’ un grande antiossidante, specialmente se consumato acerbo, ed è ricco di vitamina C. La sua azione è svolta in particolar modo sul Dna delle cellule. Secondo alcuni studi aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari e anche il diabete. E’ l’acerola, un frutto coltivato nel centro-sud dell’America, meglio conosciuta per la sua forma simile alla nostra ciliegia come la “ciliegia delle Barbados”. In Italia però il frutto fresco in quanto deperisce subito ma si può reperire sottoforma di succo concentrato o come polvere fusa. Alcuni studi sostengono che il succo di acerola aiuta a diminuire glucosio e trigliceridi nel sangue e aumenta il colesterolo buono. Pare che sia ottimo anche come rimedio alla diarrea in quanto è un toccasana per l’intestino, per le gengive infiammate e per chi soffre di vene varicose e capillari rotti.
L’acerola è una pianta che cresce spontanea in America centrale e meridionale, soprattutto in Brasile e in Porto Rico. Il frutto di questa pianta, comunemente conosciuto come "ciliegia delle Indie Occidentali" o "ciliegia di Barbados", ha un diametro di 1–2 cm e, pur assomigliando molto alla ciliegia europea, al suo interno presenta degli spicchi, come il mandarino. L’acerola è succosa e morbida. Senza l’aggiunta di zucchero, il gusto è asprigno per l’alto contenuto di vitamina C.