Potrebbero non ricordare nulla o soffrire di depressione. Sono i rischi a cui incorrono gli astronauti che affronteranno i futuri viaggi su Marte. Lo rivelano alcuni test sui topi che indicano come l’esposizione prolungata ai raggi cosmici può ridurre le funzioni cognitive e provocare demenza, nonché intaccare alcuni processi che proteggono dall’ansia. Lo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports, l’esperimento è stato condotto dal gruppo di Charles Limoli, dell’università della California a Irvine, in collaborazione con la Nasa. Dalla ricerca, condotta dalla Nasa per indagare gli effetti sugli astronauti delle radiazioni presenti nello spazio, emerge una conferma di una precedente ricerca condotta nel 2015 dallo stesso gruppo.
Nell’esperimento i ricercatori hanno irradiato i roditori con particelle cariche (ossigeno e titanio ionizzati) simili ai raggi cosmici, presso il Laboratorio Radiazioni Spaziali della Nasa. Il bombardamento ha distrutto la trasmissione dei segnali fra le cellule del cervello, con conseguenze sul sistema di apprendimento e memoria dei roditori. Infine le radiazioni hanno colpito anche il processo di “estinzione della paura”, grazie al quale il cervello sopprime precedenti esperienze stressanti e sgradevoli e che potrebbe rendere inclini all’ansia e alla depressione.