Conto alla rovescia per la missione Rosetta. Il 30 settembre cadrà sulla ‘sua’ cometa, la 67P/Churyumov-Gerasimenko. La sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) l’aveva raggiunta nel 2014, dopo aver sfrecciato per 10 anni attraverso il Sistema Solare e nel novembre di quello stesso anno aveva rilasciato sulla sua superficie il primo veicolo mai posato su una cometa, il piccolo lander Philae. Ancora pochissimi giorni e anche Rosetta finirà la sua lunga e avvincente storia sulla superficie accidentata della cometa, costellata di rocce aguzze e crateri.
Saranno le ore 12,40 italiane del 30 settembre quando la manovra porterà Rosetta a ‘schiacciarsi’ sulla cometa. L’obiettivo è portarla nelle vicinanze di un’area particolarmente attiva sul lobo più piccolo della 67P/Churyumov-Gerasimenko, chiamata Ma’at, con cavità da cui fuoriescono gas e polveri. La manovra che porterà all’impatto sarà impostata a partire dalla sera del 29 settembre, alle 23,30 italiane. La sonda comincerà a scendere alla velocità di 30 centimetri al secondo (circa un chilometro l’ora) e per effetto della gravità della cometa accelererà a 90 centimetri al secondo, ossia una velocità inferiore a quella di una persona che cammina. Le ultime immagini che invierà a Terra saranno quelle del suolo della cometa, scattate a circa 15 secondi dall’impatto. Dopodichè toccherà il suolo, magari facendo qualche capitombolo come aveva fatto Philae, ma questo non potremo mai saperlo perchè il computer di bordo sarà ormai spento, come i suoi strumenti. Si avvia così alla conclusione una missione che parla anche italiano, grazie al contributo di Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Università Parthenope di Napoli, Politecnico di Milano, università di Padova-CISAS. Importante anche il contributo dell’industria, con Leonardo Finmeccanica e Telespazio (Leonardo-Finmeccanica e Thales Alenia Space). (La sonda Rosetta si prepara all’impatto con la sua cometa, il 30 settembre – fonte e foto: ESA)