Lo sfratto della famiglia Sparacino-Bittordino è stato rinviato al 25 agosto. In loro difesa, venerdì mattina, sono intervenuti i Forconi, guidati da Mariano Ferro. Con lui anche Pietro Bellaera e Angelo Giacchi, referenti del Movimento rispettivamente per Modica e Vittoria. La casa della famiglia Sparacino, un appartamento di 130 metri quadri con cantina in via Tirella , è stata venduta all’asta qualche settimana fa per 39 mila euro dopo sei sedute andate a vuoto. “La nostra casa – dice Rosaria Bittordino – è stata regalata. Il valore per il nostro appartamento era stato stimato per 145mila euro. Noi siamo disperati se ci toglieranno la casa non sappiamo dove andare. Abbiamo un bambino di 8 anni e mia madre che non sta bene e ha bisogno di cure continue”. Giuseppe Sparacino manifesta la sua preoccupazione nel non saper dove dovrà portare la sua famiglia se gli sarà tolta la casa. “Viviamo – commenta Sparacino – con l’ansia di finire in strada. Nel 2010 ho perso il lavoro e con la crisi che continua ormai da anni non è facile neanche trovarne”. L’avvocato che segue la famiglia, Piero Sabellini, spiega che Sparacino è stato vittima di usura. “Sono stato contattato dalla famiglia – dice Sabellini – nel 2013. Mi hanno spiegato che si erano rivolti ad un privato per avere in prestito 12 mila euro che dopo poco tempo sono stati raddoppiati dal privato a 24 mila euro. Nel momento in cui la famiglia non è riuscita più a restituire la somma concordata di circa mille euro al mese il privato ha chiesto l’esecuzione immobiliare. Come avvocato ho subito ottenuto la sospensione dell’esecuzione per usura che ci è stata concessa per 300 giorni così come prevede la legge. Poi è partito un processo penale per usura nei confronti del privato, processo ancora in corso”. Sabellini spiega che la legge non concede il ricorso alla sospensione di 300 giorni per usura una seconda volta e questo a fatto si che nel frattempo la casa della famiglia Sparacino andasse all’asta. “Il privato dopo quattro sedute andate a vuoto – spiega ancora Sabellini – è riuscito a farsi assegnare la cantina dell’immobile nella qualità di creditore mentre l’appartamento “svenduto” è andato ad una terza persona. Noi abbiamo fatto opposizione all’assegnazione della cantina al privato e il giudice ha fissato un udienza per il 20 settembre. Adesso chiediamo che questa venga anticipata per evitare lo sfratto e fare finalmente chiarezza sulla questione. Siamo di fronte alla vendita di una casa proposta dallo stesso “usuraio e per questo tutta la procedura va sospesa”. “Siamo stati accusati – dice Ferro – di aver usato un linguaggio forte per aver detto che ‘daremo fuoco alla rabbia popolare’. Un’accusa ingiusta. Noi oggi siamo qui a fianco della famiglia Sparacino e domani lo saremo con le altre che chiederanno il nostro aiuto. La nostra è una lotta che deve trovare risposta dallo Stato. Stiamo già organizzando una manifestazione a Pozzallo nel giorno in cui verrà il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Noi continueremo la nostra lotta”.