"Da organi di stampa apprendiamo di ipotesi diverse per l’utilizzo delle somme rispetto a quanto concordato con il Ministero competente e su cui il Ministero appunto, il sindaco di Comiso e la Soaco da mesi lavorano. Tutto il rispetto e la sensibilità possibili per le particolari condizioni delle isole minori siciliane, ma è chiaro e pacifico che il nostro territorio non può né deve restare escluso". A parlare congiuntamente sono il sindaco di Comiso, Filippo Spataro, il presidente Soaco, società di gestione dell’aeroporto di Comiso, Rosario Dibennardo, e l’amministratore delegato, Enzo Taverniti. "Del resto, – continuano Spataro, Dibernardo e Taverniti – l’emendamento Minardo intende i denari stanziati per la continuità territoriale siciliana da destinarsi all’intera regione, soprattutto, ci permettiamo di evidenziare, allo scalo di Comiso. E dopo la fitta interlocuzione con Roma delle ultime settimane ci sentiamo sereni: la continuità territoriale varrà per noi come per altri, basta continuare a lavorare, come finora fatto, in spirito di piena collaborazione fra Istituzioni, con la massima attenzione alla crescita dei nostri territori e al benessere diffuso dei siciliani. Nel rispetto dei tempi e dei modi, noi stiamo lavorando alacremente per realizzare quanto concordato con il Ministero. Ovvio che, se il progetto malauguratamente non dovesse vedere la luce, e nel qual caso di certo non dipenderà da noi, ognuno degli attori coinvolti, per quanto di competenza, sarà chiamato alle sue responsabilità e ne risponderà al popolo siciliano. E non solo, visto che si disattenderebbe una precisa legge dello Stato che, grazie all’impegno dell’on. Nino Minardo, ci vede protagonisti. Dal canto nostro, proseguiamo a profondere energie nella “battaglia” quotidiana per lo sviluppo delle infrastrutture assolutamente necessarie al futuro dell’Isola".