Un invito ai consiglieri comunali di Ragusa a discutere il progetto della metropolitana di superficie è stato diffuso pubblicamente dalla Cub Trasporti, che da un paio di decenni si è assunta la battaglia per questa forma di mobilità sostenibile. Ora, nella fattispecie, la Cub chiede che i consiglieri si impegnino a che “l’argomento metro venga discusso in consiglio comunale, impegnando l’amministrazione a compiere quegli atti concreti fino ad ora mancati, che possano portarci alla realizzazione della metropolitana. In subordine, chiediamo che i consiglieri interessati si facciano promotori di un consiglio comunale aperto sull’argomento da realizzarsi al più presto”. Il coordinamento provinciale CUB Trasporti ricorda poi che “di metropolitana si discute a Ragusa dal 1994; nel 1995 un Protocollo d’Intesa fra Comune di Ragusa e Ferrovie dello Stato portò alla redazione di un primo Studio di fattibilità che prevedeva l’utilizzo della tratta ferroviaria esistente anche in funzione di trasporto urbano tra Ragusa Ibla e Cisternazzi, con una serie di fermate da via Alfieri a via Carducci, da via Colajanni a via Paestum, dal Consorzio ASI a Bruscè, a Cisternazzi”. Tra le tappe successive di questa travagliata vicenda la Cub ricorda che “il progetto nel 2004 è stato finanziato all’interno di un pacchetto di interventi per 400 milioni di euro; ma la mancanza di un progetto esecutivo ha fatto perdere il finanziamento, dirottato in altre zone dell’Isola. Nel 2005 RFI, visto che dal territorio si continuava a chiedere una soluzione, ha messo mano al progetto, senza alcun un confronto con il Comune, elaborando un “preliminare” che (lo abbiamo saputo 10 anni dopo) ridimensionava il numero delle fermate, ma avrebbe potuto rappresentare un buon punto di partenza”. Dopo varie iniziative che hanno coinvolto amministrazione comunale e provinciale, c’è stato anche un consiglio comunale aperto, svoltosi il 15 maggio 2012 sul rilancio delle ferrovie iblee, che avrebbe dovuto far sbloccare la situazione. Allo stato attuale l’amministrazione Piccitto, che ha fatto suo il progetto di mobilità sostenibile incarnato nella metropolitana di superficie, ha provato a riaprire la partita, ma l’unico risultato tangibile raggiunto è stato il recupero del progetto di RFI del 2005, insabbiato per circa 10 anni. Partendo da questo progetto oggi la CUB Trasporti ha studiato delle modifiche alle fermate e invitato l’amministrazione a far suo tale studio. Il coordinamento provinciale del sindacato di base dei trasporti ricorda anche che “abbiamo organizzato nel marzo del 2015 un convegno con importanti esperti, e insistito perché l’amministrazione mettesse in atto iniziative concrete: incontro con RFI e Assessorato regionale; approvazione di atti ufficiali da cui emergesse che la metro è obiettivo strategico; finanziamento del progetto definitivo; ricerca dei investimenti. Tutti passaggi che l’ing. Francesco Russo, docente di progettazione di trasporti, ed oggi anche assessore regionale nella giunta calabrese, ha spiegato all’Assessore Zanotto lo scorso dicembre.
Per il progetto esecutivo, e anche per la realizzazione materiale, si potrebbe attingere ai fondi delle royalties, i quali, come si sa, dovrebbero essere utilizzati per progetti ecocompatibili e riconversione in chiave ecologica. Purtroppo dobbiamo constatare come, nonostante il nostro costante impegno, la situazione sia tornata al punto di partenza. Ricordiamo che presso la stazione è affissa una lapide che ricorda il ventennale della metropolitana mai nata”. Infine la Cub trasporti constata che “in una città cresciuta a dismisura (fortunatamente lungo l’asse ferroviario), la metro darebbe un grande contributo alla vivibilità urbana collegando il centro con i nuovi quartieri, fino al nuovo ospedale di Cisternazzi, oltre a contribuire all’abbattimento dell’inquinamento dell’aria e acustico”. (da.di.)