Consegnati presso il Comune di Ragusa i lavori per l’approvvigionamento di acqua potabile nelle zone costiere alla ditta aggiudicataria Unicos srl,, si avvia a realizzazione (entro l’anno) un’opera pubblica da tempo attesa, soprattutto dagli abitanti delle popolose contrade a monte di Marina di Ragusa, ai lati della Ragusa mare. Il realizzando acquedotto, il cui progetto è stato redatto da un gruppo di progettazione costituito dai tecnici comunali Ing. Francesco Rosso e geometri Domenico Buonisi, Emanuele Russo, Salvatore Chessari e Roberto Digrandi, si svilupperà da contrada Camemi fino al serbatoio di contrada Gaddimeli di Marina di Ragusa che serve la frazione balneare ragusana. Prevede anche la predisposizione di punti di adduzione in corrispondenza delle contrade Camemi, Gatto Corvino, Castellana e Cirasella al fine di fornire l’acqua potabile nei villaggi esistenti nelle stesse zone. La direzione dei lavori dell’opera pubblica, il cui importo di contratto è di € 829.821,18, è affidata all’ing. Giancarlo Di Martino, collaborato dal geom. Vincenzo Ottaviano; RUP del progetto è invece l’ing. Giuseppe Piccitto. A giudizio dell’assessore comunale ai lavori pubblici Salvatore Corallo, si può ben parlare di “una data storica per il territorio di Ragusa in quanto finalmente si mette mano ad un’opera pubblica attesa da decenni che, appena completata, risolverà l’annoso problema dell’approvvigionamento idrico della fascia costiera ragusana che potrà essere servita della quantità necessaria di acqua potabile utile a soddisfare il fabbisogno delle famiglie che soprattutto nel periodo estivo si riversano non solo lungo la fascia costiera di Ragusa ma anche nei numerosi villaggi esistenti nel tratto Camemi – Marina di Ragusa”. Grande soddisfazione viene espressa anche e soprattutto dal comitato intercontrade che ha nell’ex capogruppo consiliare Pd Peppe Calabrese il proprio portavoce e che nei giorni precedenti alla consegna dei lavori aveva incontrato il sindaco per sollecitare l’avvio dell’importante opera minacciando in caso contrario eclatanti azioni di protesta. Ora invece Calabrese, nell’esprimere appunto la grande soddisfazione dei residenti delle contrade, ricorda che “abbiamo operato fianco a fianco con i precedenti consigli comunali e Giunte sia di centrodestra che di centrosinistra ed abbiamo avuto l’idea di proporre l’acquedotto a Camemi, punto più alto delle zone di recupero al fine di servire tutti i villaggi, lo abbiamo fatto finanziare con un mutuo della Cassa depositi e prestiti acceso nel 2008 e tutto l’iter da allora è stato seguito in maniera costante”. Dopo un ringraziamento d’obbligo ai “tecnici comunali per il lavoro svolto” non manca la frecciata polemica all’attuale amministrazione grillina, rea, secondo il portavoce Calabrese, di “un rallentamento del cronoprogramma in questi ultimi due anni e mezzo” mentre a suo giudizio nella “nota diffusa dal sindaco di Ragusa e dall’assessore manca un pizzico di umiltà ovvero hanno omesso la loro assoluta estraneità ad aver contribuito all’idea al finanziamento e al progetto”. Infine il comitato intercontrade ricorda che “le reti di diffusione del prezioso liquido all’interno dei villaggi non sono previste in questo progetto e nessuno si illuda che l’acqua transiti da Camemi a Gaddimeli senza passare dai nostri rubinetti. Presto ci riuniremo per discutere strategie al fine di ottenere acqua potabile e altri servizi per le nostre case. Presenteremo un piano di proposte al sindaco e resteremo vigili affinché alle parole seguano i fatti”. Tra gli altri punti critici che il comitato intercontrade aveva segnalato all’amministrazione Piccitto quello relativo all’installazione di antenne telefoniche nella zona. In proposito si era sottolineato che “in riferimento all’antenna di contrada Mangiabove, il comitato è riuscito a bloccarne la messa in funzione, almeno per ora (Wind ha infatti presentato ricorso al Tar contro il Comune), in contrada Gatto Corvino Vodafone ha impiantato l’antenna contro la volontà dei residenti suscitandone le ire. I cittadini hanno, tra l’altro, preso atto di come il Comune abbia fatto poco per impedire che ciò accadesse. Unica nota positiva, almeno per il momento, concerne i controlli portati avanti dall’Arpa che rilevano parametri in linea con la normativa in materia di esposizione delle onde elettromagnetiche da parte dei cittadini del posto, nella speranza che chi gestisce l’impianto non aumenti in futuro la potenza”. (da.di.)