Le Ombre che si aggirano per l’Europa cominciano ad essere tante. Il fenomeno migratorio sta mettendo a dura prova decenni di ricerca di unione fra i singoli stati europei e in varie zone – dalla Catalogna all’Ungheria – si manifestano nazionalismi , o meglio regionalismi, che spingono inevitabilmente alla separazione.
Nei momenti più bui ci corre in aiuto Eugenio Scalfari – Repubblica del 31-01- 2016 – con le sue analisi sul mondo contemporaneo, con la sua visione strategica ed illuminante – partendo dalla storia dell’Europa – ci delinea le possibili nuove strade che potremmo percorrere per evitare di ricadere nell’oscurantismo del millennio precedente.
Scalfari ci comunica che “il 31 Ottobre in Svezia avverrà una riunione fra Papa Francesco e i rappresentanti delle Chiese protestanti di tutto il mondo per celebrare la riforma luterana di mezzo millennio fa in quello stesso giorno, quando Martin Lutero attaccò sulla porta della cattedrale di Wittenberg le sue tesi che spaccarono i due la religione cristiana. Cinquecento anni durante i quali si scatenarono guerre religiose, stragi, roghi, torture inflitte da ambo le parti..”.
L’incontro del 31 Ottobre dovrebbe avere pertanto come obiettivo quello di superare le divisioni fra le varie chiese ed avviare un riavvicinamento nell’ambito di una chiesa pastorale e missionaria “alla quale sono da aggiungere gran parte degli anglicani e in un futuro prossimo anche gli ortodossi delle Chiese d’Oriente.”
E Scalfari continua “Altre volte ho definito Papa Francesco profetico e rivoluzionario. Alla base del suo pensiero e della sua azione – anche i recenti incontri con l’Iran Islamico – c’è sempre la fede in un unico Dio che nessuno aveva proclamato con il vigore di Francesco – forse Giorgio La Pira – e che rappresenta la scomunica dei fondamentalismi di ogni genere e dei terrorismi e delle guerre che quei fondamentalismi alimentano”.
Il messaggio è chiarissimo: bisogna perseguire la via dell’integrazione dei popoli, dell’unità degli stati europei di fronte a tutti i fenomeni di disintegrazione che stanno imperversando per l’Europa. Ed infatti anche nella seconda parte dell’articolo ci racconta degli incontri di alcuni leader europei, delle loro contraddizioni e del “Manifesto per l’Europa” redatto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi ai tempi in cui erano confinati nell’isola di Ventotene gli antifascisti.
Infatti “Spinelli e Rossi puntavano agli Stati Uniti d’Europa sul modello istituzionale degli Stati Uniti d’America.”
Anche se siamo in presenza di tanti elementi che condizionano: dall’andamento di alcune materie prime e di alcune attività economiche , all’andamento climatico e alle diseguaglianze sociali e territoriali, occorre che l’obiettivo – Gli Stati Uniti d’Europa – tracciato dalle nostre avanguardie debba essere continuato e sviluppato senza tentennamenti.
Pietro Storniolo