Anche il coordinamento ibleo "In nome della famiglia" ha preso parte al Family Day che si è svolto nei giorni scorsi a Roma. La realtà presente in provincia solo da pochi mesi vanta già validi strumenti di aiuto nei confronti della famiglia, con i punti di ascolto a Modica e Scicli.
La partecipazione a Roma ha assunto un grande significato per il coordinamento ibleo che, in collaborazione con altri enti, si batte per la difesa della famiglia tradizionale e per i diritti dei bambini che hanno bisogno di avere un padre ed una madre, contro la teoria del gender e del disegno di legge Scalfarotto e Cirinnà, la fecondazione eterologa e l’utero in affitto. La lotta non si fermerà qui, assicurano dal coordinamento che dichiara la chiara volontà di essere parte attiva in una battaglia che vede i promotori protagonisti su diversi fronti. Hanno aderito come fondatori del coordinamento l’associazione Pro.Vita rappresentata in provincia da Maria Borgia, Generazione Famiglia rappresentata da Gualtiero Tedeschi, Meter di don Fortunato di Noto, Confraternita Templari Federiciani rappresentata dal Gran Maestro Federiciano Corrado Armeri, Giovanni Cicciarella per l’associazione di volontariato San Michele Arcangelo, e poi il consigliere comunale a Modica Tato Cavallino, l’avvocato Gisella Scollo, tanti altri professionisti, diverse sigle di movimenti locali, religiosi e culturali.