Win32/Filecoder.NFR è il nome di un ransonmware che finge di essere il file che installa il browser per internet Google Chrome. Lo ha scoperto la società specializzata in sicurezza informatica Eset. Il malware funziona come un ‘ransomware as a Service’ (RaaS) collegato a un server nascosto nella rete TOR (acronimo di The Onion Router, necessario per navigare nel Deep Web). Da lì, i criminali informatici possono scegliere cosa il malware infetterà nel sistema della vittima, quanti bitcoin chiedere come riscatto e quale messaggio intimidatorio mostrare sullo schermo. I criminali informatici possono inoltre controllare le statistiche sulla quantità di utenti infettati e il numero di vittime che ha effettivamente pagato il riscatto. Una volta che Win32/Filecoder.NFR si installa sul sistema e viene eseguito, decomprime tutti i suoi file pericolosi nella cartella dei file temporanei e si configura per essere eseguito a ogni avvio del sistema. Il file dannoso, chrome.exe, si presenta proprio come il file originale del popolare browser web Chrome. Tuttavia, analizzando le sue proprietà sarà facile notare che non è firmato digitalmente, e che le informazioni sulla versione e sul nome del prodotto sono state cancellate. Le estensioni dei file che il ransomware può crittografare sono oltre un centinaio e tra queste sono presenti le più comuni come j6 .txt, .doc, .jpg, .gif, .AVI, .MOV, e MP4. Il virus per diffondersi usa i metodi classici come siti web pericolosi, attacchi Drive-by-download, allegati alle e-mail e l’uso di altri Trojan-Downloader o di backdoor. I file vengono criptati usando una codifica AES con chiave a 128 bit, generando una nuova chiave per ogni documento codificato. Quest’ultima viene crittografata usando l’algoritmo RSA e viene ottenuta una chiave pubblica dal server C2 durante la prima comunicazione. Solo nella prima settimana di gennaio pare siano state registrate infezione a livello mondiale pari al 6,35%.