Ho appena letto che questo film ha oscurato tutti i record mondiali di incasso superando tanti Kolossal: da Titanic a Jurassic park. Questa è la settima riedizione di Guerre Stellari più o meno narrata con personaggi ed attori di primissimo piano con avventure spaziali, astronavi, pianeti, galassie, imperi fantastici e con l’antica lotta fra il bene ed il male .
Un fenomeno che continua ad interessare le nuove e nuovissime generazioni – la generazioni degli smart phone, IPad ……….del sempre connesso o come dice Michele Serra la generazione che utilizza l’egòfono. Questi film per noi adulti incomprensibili o che ci inducono ad una noia stratosferica hanno un grandissimo successo sui giovani e giovanissimi, che invece si addormentano profondamente nel vedere un film western o un colossal epico degli anni sessanta.
E’ dire che la fantascienza al cinema iniziò quando eravamo ancora infanti. A Bologna una sera nei primi anni 70 uscendo da una trattoria forse un po’ alticci andammo a vedere “2001: Odissea nello spazio” film di cui si diceva un gran bene in quanto il regista, un certo STANLEY KUBRICK, realizzava soltanto capolavori .
L’impatto fu tremendo nessuno di noi – eravamo in sette o otto – resistette al grande rilassamento, al grande sonno che ci invase dopo pochissime immagini.
Ancora oggi, leggendo le recensioni, quel film viene considerato come “una carta stradale del destino dell’uomo, una ricerca dell’infinito o ancora, un’irresistibile interpretazione della lotta dell’uomo contro la macchina, una stupefacente miscela di musica e movimento, un caposaldo così fondamentale, che Steven Spielberg lo considera il “Big Bang” dal quale ha tratto origine la sua generazione di cineasti.”
Ed infatti questa miscellanea di raffigurazioni, di immagini, di tecnologia, di videogames…mi riportano al pensiero la nascita della cinematografia.
Allora i personaggi che improvvisavano spettacoli – oltre agli attori di teatro – erano i buffoni, i cantastorie, i saltimbanchi, gli acrobati, i burattinai ed in poco tempo attraverso la fotografia e le macchine stereoscopiche – serie di fotografie– riproducevano soggetti paesaggistici, fantastici, erotici… introducendo elementi di modernizzazione che, dopo, attraverso l’invenzione dell’apparecchio dei fratelli Lumiere – 1896 – diventerà il cinematografo.
Mi par di cogliere in questo tipo di cinematografia – Star Wars – un superamento degli schemi classici della rappresentazione di un film: il film del XXI secolo oramai si compone di tantissimi elementi che vedono coinvolti oltre agli attori anche tutta una serie di immagini, di effetti speciali, di videogames, di…
Lo spettatore viene inondato di tantissimi elementi visivi , peraltro propinati con velocità supersonica , rimanendo incantato dalle musiche e resta coinvolto, abbagliato, sedotto dalle immagini ,dalle luci, dai colori. Ciò colpisce molto di più gli amanti della tecnologia e soprattutto le giovani generazioni.
La storia che viene raccontata diventa irrilevante, tante volte è pure banale.
Possiamo chiamarli ancora film o dobbiamo cominciare a coniare un nuovo nome per questo genere di rappresentazioni, che stanno diventando l’arte espressiva più apprezzata dall’ uomo e dalla donna del XXI secolo?
Pietro Storniolo