Anche a Ragusa il Comune modifichi il regolamento sulle affissioni “per il superamento della visione denigrante e denigratoria che fa della donna, del suo corpo, un oggetto ad uso e consumo dei più bassi istinti propri di una cultura degenere, sessista e maschilista”. La richiesta è della consigliera comunale Manuela Nicita, del laboratorio 2.0, rappresentante dell’Anci per il Comune di Ragusa, e reduce dal convegno romano organizzato appunto dall’associazione dei comuni italiani sul tema "L’impegno dei Comuni per contrastare la pubblicità sessista". La Nicita ricorda in proposito la sottoscrizione, lo scorso marzo, del protocollo d’intesa tra l’Anci e lo Iap, l’Istituto per l’Autodisciplina Pubblicitaria, per avviare azioni utili a consolidare modelli di comunicazione ispirati al rispetto della dignità della persona e del principio di pari opportunità, al fine di diffondere le buone pratiche già adottate da diversi Comuni italiani. Spiega la consigliera comunale ragusana che “questo accordo è solo un punto di partenza. Affinché non rimanga lettera morta occorre, infatti, che tutti i Comuni d’Italia lo facciano proprio, adeguando i propri Regolamenti alla filosofia ispiratrice dell’accordo medesimo. Non posso che condividere ed applaudire all’intervento dell’on. Mara Carfagna che vede nei mezzi di comunicazione un alleato prezioso per difendere e valorizzare la figura femminile nella sua complessità, al fine di dare un’immagine corretta del ruolo delle donne nella società”. Inoltre Manuela Nicita assicura che “come donna e come politico mi adopererò sin da subito affinché Ragusa recepisca, facendolo proprio, lo spirito genuino di questo importantissimo accordo e in tale prospettiva chiederò presto al presidente della Commissione Cultura e Attività Sociali, Carmelo Ialacqua, di convocare, nella prima data utile, una seduta sul tema, così da porre all’attenzione del Consiglio comunale la modifica del regolamento in materia di pubblicità del nostro Comune. Questa è una battaglia che riguarda tutti noi, donne, uomini e bambini, una battaglia di civiltà, che il Laboratorio politico 2.0 ha a cuore e sono sicura verrà sposata e condivisa da tutte le forze politiche presenti nel civico consesso”. (da.di.)