Lo scontro è duro e su questioni sostanziali ma i toni sono ancora fortunatamente giocati sul filo dell’ironia e del sarcasmo. Parliamo della raccolta di firme promossa dal laboratorio 2.0 contro le tasse volute dall’amministrazione comunale di Ragusa e a proposito della quale Stefano Martorana, assessore comunale alle risorse economiche e patrimoniali, afferma “sono pronto a firmare anch’io la petizione promossa da Lab 2.0, a condizione, però, che le firme raccolte siano inviate all’indirizzo corretto, che non è a Ragusa, ma a Roma e Palermo, con destinatari i governi Renzi e Crocetta, sostenuti da quell’Udc di cui il consigliere comunale Sonia Migliore, portavoce di Lab 2.0, è tutt’ora esponente importante, in quanto responsabile regionale degli enti locali”. E Martorana spiega “l’aumento delle tasse comunali, che il sindaco Piccitto aveva denunciato insieme con i rappresentanti degli altri comuni iblei già nel mese di aprile, con una serie di mobilitazioni in piazza, è frutto di una duplice, precisa, responsabilità, a Roma e Palermo. Il governo nazionale introduce nuove tasse, come l’Imu sui terreni agricoli, e priva i Comuni di risorse economiche preziose, come il Fondo di Solidarietà Comunale, ridotto a Ragusa di 3,4 milioni nel solo anno 2015. A Palermo vengono ridimensionati i trasferimenti ai Comuni e non vi è certezza che siano effettuati i mandati di pagamento entro il 2015”. A dire questo, prosegue l’assessore al bilancio, non è solo l’amministrazione Piccitto, lo dicono l’Anci Sicilia e tutti i sindaci siciliani”. Martorana entra poi nel merito di quelli che definisce “numeri, riportati nei volantini del laboratorio, che trascurano aspetti importanti, per esempio che i tagli di Stato e Regione ammontano a 17,6 milioni di euro, non 9 milioni come riportato da Lab 2.0., che l’aumento dell’IMU è stato di 2,4 milioni, e non di 7 milioni, che la tassa per l’occupazione del suolo pubblico (Tosap) si è persino ridotta, con l’abolizione del pagamento sui passi carrabili. E’ vero, è aumentata la TARI (Tassa sui Rifiuti), ma solo perché la legge impone dal 2013 la copertura del 100% dei costi necessari alla raccolta e al conferimento dei rifiuti. Non vanno dimenticati nemmeno il nuovo sistema dell’armonizzazione contabile, introdotto nel 2015 dal governo, la necessità di spalmare gli effetti del cosiddetto riaccertamento straordinario dei residui, che ci costerà 594.000 euro all’anno per i prossimi trent’anni, il pagamento di 2,8 milioni di euro di transazioni per elettricità non pagata in passato, che si sommano ai 7,5 milioni già pagati dal nostro insediamento”. Martorana ribatte infine sulla ‘telenovela’ dei 9 consulenti pagati 2.000 euro al mese che non tiene conto del fatto che “tali figure abbiano prestato servizio per intervalli brevi, magari solo per un mese, e non dodici mesi all’anno dal 2013 così come le due figure professionali di staff (non consulenti) ex. art. 90 del Tuel, impegnano una spesa pari a 1/5 (un quinto) di quella delle precedenti amministrazioni”. Un cenno infine l’assessore al bilancio lo fa alle posizioni organizzative dei vari settori del Comune aumentate da 11 a 24 ma a spesa invariata”. Secca e tranchante la controreplica di Sonia Migliore, secnodo cui “sembra di tornare indietro nel tempo all’epoca delle scuole elementari quando dopo le marachelle il bimbo responsabile dopo essere stato scoperto incolpava qualcun altro. E’ vero, lo Stato e la Regione continuano a tagliare fondi ai Comuni, ma allora perché a Ragusa la spesa corrente aumenta nonostante la riduzione dei trasferimenti. Stia tranquillo l’assessore al Bilancio che la raccolta firme che abbiamo organizzato è indirizzata alle persone giuste: i cittadini ragusani che quotidianamente devono fare i conti anche con le tasse comunali” (da.di.)