La pancia potrebbe essere più pericolosa dell’obesità. Lo dice uno studio pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine e condotto da un team di ricercatori coordinato da Francisco Lopez-Jimenez della Mayo Clinic di Rochester (Usa). Secondo gli esperti, anche chi pensa di essere “in forma” non dovrebbe rinunciare a seguire una dieta sana e a praticare attività fisica. Se ha un girovita troppo pronunciato, infatti, potrebbe correre pericoli maggiori di chi è in sovrappeso. I ricercatori hanno monitorato lo stato di salute di 15.184 persone, di età compresa tra 18 e 90 anni. I partecipanti sono stati seguiti, in media, per un periodo di 14 anni. Oltre al loro indice di massa corporea (Imc), che misura il rapporto tra peso e altezza, è stato calcolato anche il “rapporto vita-fianchi”, che rileva la quantità di adipe che si concentrata sull’addome.
Circa il 40% dei partecipanti era normopeso – aveva, cioè, un indice di massa corporea nella norma -, il 35% era in sovrappeso e il 25% era obeso. Inoltre, il 70% dei soggetti mostrava “obesità centrale” – accumulo di grasso a livello dell’addome -, cioè aveva un rapporto vita-fianchi di almeno 0,85 cm per le donne e di almeno 0,90 cm per gli uomini. Alla fine dello studio si è visto che i soggetti normopeso con la “pancetta” avevano maggiori possibilità di morire a causa di un evento cardiovascolare rispetto agli altri. In particolare, gli uomini con obesità centrale correvano un rischio maggiore del 78% rispetto a chi avevo lo stesso Imc ma non presentava adiposità addominale. Inoltre, le probabilità risultavano due volte maggiori rispetto alle persone obese o in sovrappeso, nelle quali il grasso non era concentrato sul girovita, ma distribuito uniformemente su tutto il corpo. Lo stesso valeva anche per le donne. Le partecipanti normopeso con la “pancetta” correvano più rischi delle altre. Rispetto a quelle obese o in sovrappeso senza obesità centrale, il pericolo era maggiore del 32%.