Gli studenti italiani hanno protestato oggi nelle piazze italiane uniti contro la ‘Buona Scuola’ del governo Renzi. Momenti di caos e tensione si sono registrati nelle piazze di Milano, Torino e Napoli. Nella città partenopea ed esattamente nei pressi del Gambrinus si sono verificate cariche di alleggerimento delle forze dell’ordine nelle quali due studenti sono rimasti feriti. Uno di loro è stato trasportato in ospedale. Due studenti di 18 e 22 anni sono stati portati in questura e poi denunciati a piede libero per resistenza, violenza e manifestazione non autorizzata. Anche a Milano un professore e una ragazza 18enne sono stati feriti durante gli scontri fra il cordone di agenti e i manifestanti. "Lo sciopero di oggi -afferma Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS – manda un segnale chiaro al governo e anche a quei lavoratori che oggi sono andati a scuola: la partita contro la cattiva scuola di Renzi non è terminata, è finito solo il primo tempo, in cui, seppur di misura, Renzi è risultato in vantaggio. Ma ora arriva il secondo tempo, perchè il conflitto contro la legge 107 esploderà nei prossimi mesi quando, dopo il furbesco suggerimento ministeriale che ha indotto i presidi a rinviare la formazione dei Comitati di valutazione e il varo dei PTOF triennali, la "tregua" terminerà e i capi di istituto tenteranno di imporre l’inaccettabile strapotere padronale su assunzioni, licenziamenti, premi e punizioni, oltre alla "alternanza scuola-lavoro" (400 ore per gli studenti dei tecnici e professionali e 200 per i licei in azienda). Dunque – conclude Bernocchi – il 25% della categoria in sciopero ha mandato un forte segnale agli altri docenti ed Ata: possiamo impedire l’applicazione dei deleteri provvedimenti della legge 107, bocciare l’umiliante "proposta" degli 8 euro, dopo sei anni di blocco contrattuale e una perdita salariale che si aggira tra 250 e i 300 euro". (FOTO DI REPERTORIO)