Futura è il nome del robot intelligente che grazie a due bracci meccanici sarà utilizzato per combattere i tumori di rene e fegato senza aghi né bisturi e soprattutto senza danneggiare le cellule sane. Il robot è frutto di un progetto finanziato dalla Commissione europea con tre milioni e coordinato dall’Italia, con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. La nuova tecnica si basa su ultrasuoni focalizzati ad alta energia, e garantisce un’invasività minima per il paziente e maggiore sicurezza. Futura (acronimo di Focused Ultrasound Therapy Using Robotic Approaches), con l’aiuto dell’ecografia 3D, individua il tessuto malato e lo prende di mira con fasci di ultrasuoni focalizzati ad alta intensità (Hifu), uccidendo le cellule tumorali ma lasciando intatte le cellule sane che le circondano. I test sui pazienti cominceranno nei prossimi mesi al centro di chirurgia di Dundee.