Il programma del Festival Giallo al Castello è stato animato da tre laboratori creativi, che hanno coinvolto oltre sessanta allievi – prevalentemente studenti dei licei di Spadafora – impegnati a sperimentare un diverso approccio espressivo al genere giallo e noir.
Lunedì 26 ottobre si è svolto il laboratorio di fumetto “Noir Comics”, tenuto da Lelio Bonaccorso, fumettista e illustratore messinese tra i più apprezzati in Europa. Le sue graphic novel, scritte assieme a Marco Rizzo, sono state pubblicate da editori come Rizzoli e Becco Giallo, mentre una serie di 51 illustrazioni sul commissario Montalbano è stata ospitata sulle pagine della Gazzetta dello Sport. “È stata un’esperienza densa e completa – ha raccontato Bonaccorso -: in un pomeriggio abbiamo toccato vari temi, dalla sceneggiatura di un fumetto al disegno. I più giovani si sono dimostrati affascinati dalla possibilità di fare di una passione la loro professione. Sul territorio c’è fame di arte, c’è voglia di eventi come questo”.
Mercoledì 29 è toccato al laboratorio di narrazione “Al di là della porta”, tenuto da Alberto Samonà, palermitano, giornalista e autore di saggi, spettacoli teatrali e romanzi: “Durante il laboratorio – ha spiegato Samonà – ho sentito l’esigenza di andare oltre la semplice scrittura e la comunicazione: ho capito che è possibile una narrazione che parta da noi stessi e che confluisca in un incontro con gli altri e con i luoghi. Al Castello ci siamo immersi in un viaggio all’interno di noi stessi”.
Venerdì 30, infine, si è svolto il laboratorio di teatro “Nero su Nero”, guidato da Vincenzo Tripodo, regista e autore teatrale e cinematografico con un’esperienza decennale negli Stati Uniti. A lui è stato affidato un approfondimento sul romanzo di Leonardo Sciascia La scomparsa di Majorana. “Un noir non di pura invenzione ma di inchiesta, con solide radici nella storia siciliana – ha dichiarato Tripodo -. Gli allievi del laboratorio sono stati attori attivi, lontani da una messa in scena tradizionale, ma comunque coinvolti nella rappresentazione di un giallo che è entrato nella storia di questo Paese”.
Nello stesso pomeriggio di venerdì si è svolto il seminario “Alle origini dell’inchiesta”, un momento di riflessione sulla figura e l’opera di Leonardo Sciascia che ha visto la partecipazione, accanto alla curatrice Fulvia Toscano, di Katia Trifirò, cultrice di letteratura all’Università di Messina, e di Salvatore Picone, assessore alla cultura del Comune di Racalmuto, che ha immaginato una prosecuzione di Giallo al Castello proprio nella città natale di Leonardo Sciascia.