“L’amministrazione cittadina viola la legge pur di non assumersi responsabilità”. Così la consigliera comunale di Ragusa dell’Udc, Sonia Migliore, portavoce del laboratorio 2.0 stigmatizza la mancata risposta ad una interrogazione sua e di Manuela Nicita, presentata lo scorso 28 agosto, e dunque ben oltre i 30 giorni di obbligo di legge per riscontrala. L’interrogazione afferma la Migliore, riguardava “presunte anomalie di attività di volontariato e conflitto d’interesse del consigliere Dario Gulino, nella qualità di consigliere comunale e vice presidente di associazioni di volontariato". Rilevando che “questo atteggiamento ostativo non solo è lesivo della mia persona e del ruolo che rappresento, ma cosa ben più grave mi impedisce di onorare il mio mandato elettorale, garantito per legge", l’esponente dell’opposizione ha inviato una nota al sindaco, al presidente del consiglio comunale e al segretario generale, con la quale comunica “di diffidare l’Amministrazione a rilasciare immediatamente la risposta scritta relativa alla sua interrogazione. Se ciò non dovesse accadere, la stessa consigliera sarà costretta ad agire per vie legali, a garanzia del proprio status di consigliere comunale”. L’interrogazione di Sonia Migliore e Manuela Nicita riguardava appunto “l’attività di Volontariato Comunale, con particolare riferimento al progetto ‘Mi Impegno Ragusa’ e ‘Attività di Ausilio per la Sicurezza Stradale in collaborazione con la Polizia Municipale’ con l’ associazione A.E.O.P / A.E.Z.A e un (presunto) conflitto di interessi di Dario Gulino, nella qualità di consigliere comunale e vice presidente delle suddette associazioni che intrattengono rapporti di collaborazione con l’Amministrazione Comunale da Lui stesso sostenuta”. Nell’interrogazione Migliore e Nicita puntavano inoltre il dito su “anomalie riscontrate sui “rimborsi spesa”, elenchi soci , non iscrizione ad Albo Regionale del Volontariato e assenza di pezze giustificative o fatturazioni, necessarie ai rimborsi spesa”. A suo tempo l’associazione AEO/AEZA aveva duramente replicato alle due esponenti consiliari respingendo le accuse, fornendo documentate smentite ai punti contenuti nell’interrogazione e comunque dichiarandosi “assolutamente disponibili e pronti a fornire qualsiasi chiarimento ulteriore in tutte le sedi opportune, rispetto a quelli peraltro già rilasciati, come è normale, nel corso della nostra attività, a testimonianza della trasparenza che contraddistingue il nostro impegno”. (da.di.)