“Guazzabuglio Tari”, così senza mezzi termini la Cgil di Ragusa definisce quanto sta accadendo con il recapito agli utenti degli avvisi di pagamento a saldo della Tari 2015, iniziato peraltro intorno al 12 ottobre con scadenza prevista al 31 ottobre prossimo, con il risultato di creare estenuanti ed interminabili file presso gli sportelli comunali competenti. Secondo il sindacato infatti sono giunte numerosissime segnalazioni di errori di calcolo, in particolare per quegli utenti che hanno effettuato il pagamento delle rate precedenti tramite le ricevitorie Sisal, pagamenti non ancora contabilizzati nel sistema informatico del Comune. Secondo la Cgil inoltre il rimedio consigliato dagli uffici comunali tributi “di procedere ad un semplicistico ricalcolo della somma a saldo defalcando le rate già pagate senza però modificare l’ammontare dell’addizionale provinciale del 3%” risulterebbe peggiore del male in quanto si tratterebbe di un “artifizio che provocherebbe un indebito maggiore esborso o un altrettanto indebito introito, peraltro a favore non si sa se del Comune o dell’ex Provincia o altri ancora”. Pertanto la Cgil ragusana, per bocca del segretario della Camera del lavoro cittadina Nicola Colombo e del responsabile del dipartimento sviluppo territoriale e politiche sociali Gianfranco Motta, afferma che “occorre sanare al più presto il guazzabuglio insorto sulla Tari e pertanto nella more della regolarizzazione della questione si chiede all’Amministrazione comunale l’immediata sospensione della scadenza del 31 ottobre in attesa di ristabilire il necessario ordine amministrativo”. A tal proposito Colombo e Motta invocano un intervento dell’assessore preposto dicendosi certi che “sarà in grado di ripristinare equità e giustizia a fronte di tasse che vanno pagate ma con il giusto conteggio e non con un ingiustificato aumento di esse”. (da.di.)