Si chiama “baratto amministrativo” lo strumento nuovo ed originale di difesa dei cittadini colpiti da morosità incolpevole rispetto ai crescenti oneri per tributi e tasse locali. Previsto dall’art. 24 della legge 164. Viene sposato in pieno dalla Camera del lavoro di Ragusa secondo il cui segretario, Nicola Colombo, “occorre che la città di Ragusa sfrutti al meglio, e al più presto, le occasioni offerte dalla norma” per quello che si configura come “un vero e proprio scambio tra singoli o associati cittadini ed Ente locale: da un lato i cittadini predispongono progetti per la riqualificazione del territorio a fronte di una diminuzione della tassazione gravante sulle loro spalle”. Nel dettaglio, come spiega l’esponente sindacale, in perfetta coerenza con la battaglia intrapresa dalla CGIL a difesa dei cosiddetti indigenti, disoccupati e ceti sociali più deboli, “si tratta di azioni di intervento manutentivo, di cura del verde pubblico, di decoro urbano, di recupero e riuso degli immobili inutilizzati a fronte dell’emergenza abitativa legata agli sfratti per morosità incolpevole e in questo contesto è possibile pensare pure a sperimentare forme di raccolta differenziata affermando non solamente il principio del riciclaggio ma anche del riuso di quanto raccolto e dunque da non immettere in discarica, con evidente abbattimento dei costi della tariffa per gli utenti”. Secondo Nicola Colombo “in tal modo è possibile intrecciare diverse azioni virtuose che partendo dal decoro e dal recupero urbano andranno ad abbattere l’entità dei tributi a carico dei cittadini meno abbienti, non esclusa l’ipotesi di ridurre l’evasione-elusione dei tributi comunali”. (da.di.)