Basterà iniettare insulina nel cervello attraverso il naso per migliorare la memoria e contrastare l’Alzheimer e la demenza senile. Lo annuncia uno studio della University of Washington School of Medicine, pubblicato sul Journal of Alzherimer’s Disease. I ricercatori americani hanno eseguito dei test sui roditori che, andando avanti con l’età, sviluppano problemi di apprendimento e memoria. Nel corso dei test, dopo una singola dose di insulina intranasale, le cavie riuscivano a ricordare gli oggetti visti in precedenza, diversamente da quelle cui non era stato somministrato il farmaco. L’uso dell’insulina per via nasale è stato ipotizzato circa 10 anni fa come approccio terapeutico al diabete in alternativa all’iniezione. Nel caso di trattamento di altri disturbi, quali l’Alzheimer, la comunità medica ha nutrito forti perplessità per il timore che l’insulina potesse entrare in circolo. Gli ultimi test hanno però dissipato anche queste paure: dosi ripetute aumentano l’efficacia per la memoria, senza abbassare i livelli di glucosio nel sangue. Questo studio potrebbe combattere l’Alzheimer, una malattia che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è in crescita non solo nei paesi occidentali ma anche in quelli in via di sviluppo.