Sei gusti e non cinque. Sono quelli che può percepire il palato umano. Lo dice una ricerca effettuata dai ricercatori della Purdue University di West Lafayette (Usa), secondo cui oltre a dolce, aspro, salato, amaro e umami esiste anche l’“oleogusto”, caratteristico degli alimenti grassi. Secondo gli autori, il grasso quindi non ha soltanto una consistenza, ma anche un sapore specifico, che incredibilmente, risulta sgradevole. Per la ricerca, pubblicata sulla rivista Chemical Senses, gli scienziati hanno chiesto a 54 volontari di assaggiare alcune miscele simili, con gusti diversi, dalle quali erano stati rimossi la consistenza e l’odore. Al termine dell’esperimento, è emerso che il 64% dei partecipanti era stato in grado di distinguere un campione di acidi grassi dagli altri gusti. La scoperta potrebbe permettere di comprendere meglio il modo in cui i recettori organici percepiscono il grasso. Questo potrebbe aiutare le persone in sovrappeso a ridurre le calorie ingerite.