Nel disastroso panorama del collasso dell’intero sistema siciliano dei trasporti, la provincia di Ragusa brilla per il suo peculiare isolamento. A rilevarlo Sandro Pappalardo, portavoce di Fratelli d’Italia per la Sicilia orientale, che, nella amara disanima della situazione generale dei trasporti isolani, parla di “isolamento atavico della provincia di Ragusa che non ha autostrade mentre ancora attende il raddoppio della Ragusa – Catania per non parlare delle interminabili attese per la Siracusa – Gela”. L’esponente politico traccia poi un quadro a tinte molto fosche, “di una regione dove per il caldo si disallineano i binari all’altezza di Enna e si blocca il trasporto ferroviario, unico mezzo rimasto per collegare rapidamente la Sicilia orientale a quella occidentale, mentre il viadotto Himera è ancora chiuso dopo 3 mesi dalla frana che ha spezzato in due la nostra isola, mentre si aggiungono i disagi delle scorso martedì per un camion in fiamme sulla deviazione della A19, mentre le gallerie sulla Catania – Siracusa rimangono ancora completamente al buio”. Pappalardo stigmatizza “una politica che per anni ha preferito puntare solo sul trasporto su gomma e che adesso fa pagare un conto salatissimo ai siciliani. Soltanto il crollo di un viadotto ha fatto riscoprire il treno e i miglioramenti che in poche settimane potevano essere apportati al servizio”. In un quadro generale di rilancio della movimentazione di persone e merci su binario (anche questa una battaglia che le parti più sensibili della società civile iblea si sono intestate), Pappalardo “a nome di Fratelli d’Italia chiede all’assessore Giovanni Pizzo di intervenire immediatamente per risolvere le criticità più urgenti e ridare decoro, sicurezza e dignità alla Sicilia” per evitare che “in Sicilia cedano i binari così come cede la speranza”. (da.di.)