Approvato dal consiglio comunale di Ragusa un atto di indirizzo riguardante le varianti al PRG per la costruzione di nuove strutture alberghiere in territorio comunale. Si tratta di una parziale inversione di marcia rispetto agli esordi dell’amministrazione a 5 stelle che, assessore ai lavori pubblici Dimartino, aveva ritenuto di bloccare tutti i progetti (24) che erano stati presentati a seguito di una manifestazione di interesse pubblicata nel 2010 dall’amministrazione Dipasquale. Ora invece amministrazione e maggioranza pentastellata hanno ritenuto di riesaminare la vicenda, valutando positivamente una decina di progetti già ritenuti ammissibili dai loro predecessori del centro-destra. L’amministrazione ha infatti valutato positivamente i suddetti progetti, nel rispetto della tutela ambientale ed energetica, allo scopo di incoraggiare la ricettività alberghiera ed in conseguente aumento dei livelli occupazionali nel settore e nell’indotto, trattandosi di strutture da realizzare nelle cosiddette aree bianche del PRG, fuori dai confini del piano paesaggistico. Ma anche in questo caso si sono registrate le bacchettate dell’unica opposizione presente in aula durante la seduta, quella di Forza Italia. I suoi tre esponenti, Maurizio Tumino, Giorgio Mirabella, Giuseppe Lo Destro infatti ritengono che “l’atto esitato, con non poche esitazioni, da parte di giunta e maggioranza, tuttavia, per partito preso e senza una reale esigenza amministrativa, non ha dato seguito alla delibera del giugno 2012 varata dal precedente consiglio comunale che tra l’altro era fornita di tutti i pareri di legittimità previsti per legge, ricorrendo ad un criterio di cernita, piuttosto discutibile, includendo e scartando una serie di proposte, in modo discrezionale, e dimostrando ancora una volta che l’equità di trattamento non è un criterio opinabile, ma necessario per chi amministra”. I tre consiglieri forzisti dunque, “pur registrando soddisfazione per aver sbloccato la realizzazione di nuove strutture ricettive”, dall’altra “evidenziano l’atteggiamento ondivago del capo dell’amministrazione e della maggioranza che lo sostiene nell’assumere tali scelte, che ha fatto registrare ritardi in un ambito in cui non possono esserci posizioni diversificate” e concludono prendendo atto che “come avvenuto nel caso delle trivellazioni, anche in questo caso Piccitto ha dovuto sconfessare se stesso e il suo programma elettorale, autorizzando la costruzione di nuove strutture alberghiere in verde agricolo”. A difendere invece l’operato di giunta e maggioranza il consigliere grillino Maurizio Porsenna che esulta perché “finalmente il Consiglio Comunale ha fatto ordine su una vicenda che era stata affrontata, in passato, all’insegna del pressapochismo e della totale assenza di un piano organico specie rispetto al principio fondamentale della salvaguardia del territorio". Anzi, rincara la dose l’esponente consiliare del movimento 5 stelle, “si era trattato di un’iniziativa, seppur lodevole (la manifestazione di interesse n.d.r.) assolutamente priva, però, sia di una visione d’insieme che di una programmazione, specie per come era stata concepita. Sarebbe stato infatti molto più logico
individuare prima le aree da destinare a strutture alberghiere e successivamente apportare le relative varianti nell’apposito strumento urbanistico, ossia il PRG. Invece, si è operato in maniera nettamente opposta, senza tenere conto, così, del principio fondamentale della tutela dell’ambiente, e, soprattutto, senza entrare nel merito delle modalità costruttive”. Invece, conclude Porsenna, “la nuova valutazione esclude quelle istanze presentate in aree dove insistono vincoli di tutela paesaggistica, e fissa dei criteri precisi per quanto riguarda le tipologie costruttive delle strutture, all’insegna della massima tutela ambientale e del minor impatto possibile sul territorio, come la realizzazione di impianti di compostaggio e di raccolta delle acque meteoriche, nonché una generale autonomia funzionale degli insediamenti, specie per quanto riguarda i sistemi fognario e di approvvigionamento idrico”. (da.di.)