Dopo 107 anni oggi 30 giugno si terrà il primo "Asteroid Day", una giornata internazionale per per richiamare l’attenzione sul rischio dovuto agli oggetti che potrebbero colpire il nostro pianeta. La data è stata scelta per ricordare il tragico evento registrato il 30 giugno del 1908 quando un asteroide o forse una cometa esplose ad alcuni chilometri di altezza in una remota regione della Siberia, sopra il fiume Podkamennaja Tunguska. La deflagrazione rase al suolo 2150 chilometri quadrati di foresta, mentre il bagliore venne osservato anche a 700 chilometri di distanza. È il maggiore evento di questo tipo osservato sulla Terra nella storia recente. Astronomi, fisici, astronauti, docenti universitari, artisti hanno messo la loro firma sulla petizione al centro della campagna. Al suo interno si chiede di potenziare la ricerca sugli asteroidi. Ad oggi nel Sistema Solare ci sono un milione di asteroidi che hanno il potenziale di colpire la Terra e distruggere una città. Tra questi sostengono gli scienziati ne sono stati scoperti meno di 10mila che è pari all’uno per cento. Motivo che spinge gli scienziati a voler migliorare la tecnologia per evitare altri eventi come Tunguska.