E’ stato arrestato il ladro del buco della gioielleria di Via Cavour a Vittoria. Si tratta di un sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con precedenti penali specifici. Poco prima dell’alba di domenica le volanti della Polizia su segnalazione al 113 di onesti cittadini che avevano udito rumori sospetti si dirigevano verso la via Cavour e all’intersezione con via La Marmora vedevano sbucare un soggetto a piedi, con il volto travisato da un passamontagna di colore nero, con indosso uno zainetto di colore scuro, che correva a passo sostenuto, cambiava strada e alla vista degli agenti accelerava la sua corsa tentando di far perdere le tracce. I poliziotti si lanciavano all’inseguimento del soggetto raggiungendolo in via Ruggero Settimo dove riuscivano a bloccarlo. Dopo averlo immobilizzato ne scoprivano il volto sfilando il passamontagna che ancora indossava ed a quel punto riconoscevano senza ombra di dubbio il Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza S.G. il quale, non potendo più sfuggire alle proprie responsabilità, confessava di essere l’autore del furto perpetrato pochi minuti prima presso la gioielleria “Oro Inn” sita in via Cavour. La perquisizione personale confermava quanto spontaneamente dichiarato, infatti in una tasca dei pantaloni veniva rinvenuta una torcia a led di piccole dimensioni, mentre nello zaino che portava indosso vi erano un’accetta con manico di circa cm 50, con l’estremità sporca di residui d’intonaco bianco, uno scalpello di circa cm 30 con l’estremità sporca di residui d’intonaco bianco, un cacciavite un paio di guanti da lavoro e un sacchetto di plastica contenente vari monili preziosi, orologi, bracciali, collane ed orecchini. Il malvivente si era pure ferito riportando una evidente escoriazione al gomito destro che si era procurato all’atto di accedere all’interno della gioielleria passando attraverso un foro praticato da lui stesso sulla parete divisoria posta tra il locale commerciale e un’abitazione disabitata. Alla luce di tali evidenze l’uomo veniva tratto in arresto perché colto in flagranza del reato di furto aggravato.
Nel frattempo veniva contattata la titolare della gioielleria, la quale giunta sul posto verificava insieme ai poliziotti che due delle vetrine di esposizione della gioielleria erano state svuotate del loro contenuto.
Il negozio dall’esterno risultava regolarmente chiuso, ma da un sopralluogo effettuato al suo interno si poteva appurare che l’uomo vi aveva fatto accesso attraverso un foro praticato sulla parete che separa la gioielleria da un’abitazione attigua al momento in disuso.
Gli agenti riuscivano ad accedere allo stabile confinante grazie al fatto che la titolare dell’attività era in possesso delle chiavi del portone d’ingresso e notavano la presenza del foro praticato ed al piano superiore una finestra aperta con le serrande alzate, da cui con molta probabilità il ladro era entrato e successivamente, compiuto il reato, era scappato.
Terminato il sopralluogo, la titolare dell’attività formalizzava la denuncia di furto e le venivano mostrati i monili rinvenuti all’interno dello zaino che il pregiudicato portava indosso al momento dell’arresto e riconosceva gli oggetti preziosi che le venivano restituiti. Informata l’autorità giudiziaria, il s. Procuratore della Repubblica dr.ssa Valentina Botti coordinava le fasi dell’indagine e disponeva che il pregiudicato, sorvegliato speciale, venisse condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa in stato di arresto per furto aggravato.