Con la firma del parere favorevole alle trivellazioni da parte del dirigente del settore XI del comune di Ragusa, Marcello Dimartino, in ottemperanza all’ordinanza n. 354/2015 del TAR di Catania, con cui “si approva l’accluso progetto alle stesse condizioni e valutazioni di cui al DDG n. 72, alle stesse condizioni espresse nel parere della Sovraintendenza e con l’aggiunta di ulteriori condizioni di natura prettamente tecniche ed amministrative.”, sembra chiudersi una vicenda, quella delle prospezioni e trivellazioni petrolifere in territorio comunale, su cui l’amministrazione Piccitto si era riservata una lunga pausa di riflessione, suscitando però la protesta dei lavoratori e delle forze politiche e consiliari di opposizione. Anzi, i lavoratori del comitato promotore LES, lavoro energia e sviluppo, sin dalla scorsa settimana avevano dato vita ad un sit in in piazza Matteotti (piazzale delle Poste) proprio di fronte a Palazzo di Città ed avevano assistito in massa alla seduta del consiglio comunale. Oggi accolgono con parole di soddisfazione la notizia del parere favorevole espresso dal dirigente comunale, ringraziano sia le organizzazioni sindacali FILCTEM CGIL – FEMC CISL – UIL TEC, per il sostegno dimostrato nella vicenda, sia il Prefetto di Ragusa per la sensibilità dimostrata, e tutti coloro che a vario titolo hanno appoggiato la loro iniziativa. E “interrompono il sit in” specificando tuttavia che “manterranno viva l’attenzione”. Durissimo il commento della consigliera comunale Sonia Migliore, del laboratorio 2.0 che parla di “vergogna nel vedere 300 lavoratori vessati solo per un calcolo elettoralistico". La Migliore chiama direttamente in causa l’amministrazione grillina rea di “aver strumentalizzato i lavoratori e un dirigente esclusivamente per una questione politica, legata alle elezioni di Gela. Si sono nascosti dietro le motivazioni tecniche derivanti da una delibera, approvata, lo ribadisco, come lo avevo già denunciato tempo addietro, per motivi politici. Delibera, tra l’altro, che non ha ragion d’esser, visto che il Comune non ha alcuna competenza sulle estrazioni petrolifere, che invece spetta alla Regione e allo Stato. Ecco il vero grillismo, che ha ignorato e vessato 300 lavoratori solo per un mero calcolo elettorale”. Di calcolo elettorale parlano anche i tre consiglieri del ricostituito gruppo di Forza Italia, Maurizio Tumino, Giorgio Mirabella e Giuseppe Lo Destro secondo i quali “l’atteggiamento specioso avuto sinora dall’Amministrazione lo riteniamo direttamente riconducibile ad una connotazione politica legata alla tornata elettorale appena consumata. E’ innegabile la circostanza che a poche ore dall’esito delle urne registrato a Gela e ad Augusta, con la vittoria del Movimento Cinque Stelle, sia giunto il pronunciamento tanto atteso”. Nel merito poi i tre forzisti, a proposito del parere favorevole alle trivellazioni rilasciato dal dirigente del Comune di Ragusa “è l’unico possibile in ossequio al dispositivo di legge”. Dopo aver ricordato che “da subito senza esitazione alcuna abbiamo affiancato la protesta dei lavoratori coinvolti in questa annosa vicenda, trecento in tutto, per sostenere la loro, legittima, battaglia, dinnanzi l’attesa di un provvedimento che è tardato per oltre un anno e mezzo” sottolineano che “una cosa è l’ideologia, condivisibile o meno, un’altra amministrare un territorio. In questo secondo caso, non ci si può ergere a paladini di idee e linee guida, ma si devono soltanto applicare le norme e non farle. Oggi finalmente – concludono Maurizio Tumino, Giorgio Mirabella e Giuseppe Lo Destro – è stata ripristinata la verità su ciò che professiamo da un anno e mezzo, si è proceduto alla salvaguardia dei livelli occupazionali e finalmente si è data una risposta a trecento lavoratori e dunque ad altrettante famiglie che hanno vissuto per diciotto mesi con una spada di Damocle sulla testa per non si sa bene quale motivazione effettiva, se alla fine si è ottenuto un pronunciamento conforme a quello che sarebbe sempre dovuto essere”. (da.di.)