Anche se la notizia non è una notizia, occorre però, ugualmente, per dovere di cronaca, dar notizia della non notizia. Scusateci, ma ci siamo incartati anche noi. Si, perché è difficile parlare di parole detta per contraddire o replicare ad altre parole senza che i fatti, se non nella mente dei protagonisti, esistano realmente. Scoppia infatti una accesa polemica tra il deputato regionale Nello Dipasquale e il meet up grillino RagusAttiva 5 stelle senza che si capisca bene di cosa si stia parlando. I grillini, peraltro del meet up alternativo a quello ufficiale (gruppo consiliare, sindaco e assessori) accusano in una loro nota Nello Dipasquale, con evidente riferimento ad una precedente conferenza stampa del Partito Democratico, in cui l’ex sindaco aveva spaziato in lungo ed in largo con il solo scopo di attaccare il sindaco Piccitto, di “giravolte politiche”, senza che facesse capire se parlasse “per conto del PD in cui è attualmente collocato, o per conto di FI- PDL in cui era collocato al tempo in cui svolgeva le funzioni di sindaco”. Nelle poche righe della nota, RagusAttiva parla anche, sempre con riferimento a Dipasquale “di essersi prestato alla più trasformistica di tutte le operazioni trasformistiche che abbia mai visto la politica ragusana” e afferma che “tutto ciò ha un rilievo di igiene politica e di moralità civica”. Ghiottissima occasione per il deputato regionale per partire lancia in resta all’attacco. Il florilegio delle sue risposte ai grillini, estratto da una nota questa sì ben più lunga di quella a cui risponde, è assai ampio, e inizia con il disconoscimento degli avversari “i signori di RagusAttiva, di cui non conosciamo né il volto, né la firma” all’accusa di “mistificare la realtà” mentre li si accomuna ai 5 stelle ufficiali da cui si attendeva “un’inversione di tendenza nell’azione di governo della città di Ragusa” senza peraltro tacer del fatto che invece gli attivisti di RagusAttiva ritengono che “sull’Amministrazione comunale possano parlare solo loro (come non ricordare i vari comunicati stampa di dura critica nei confronti dei loro stessi rappresentanti a 5 Stelle)”. Poi, dopo la carica, l’affondo all’arma bianca, ovvero il nocciolo della questione “ho posto delle questioni in modo preciso rispetto alle gravi dichiarazioni fatte da Di Maio e dai suoi compagni di partito qualche giorno fa a Ragusa. Sono state dette delle bugie, ovvero che il bilancio comunale era da risanare e che lo stavano facendo, che l’assegno civico e l’inserimento lavorativo degli indigenti è una loro invenzione, che ci sono stati tagli alla spesa pubblica e la riduzione delle indennità di carica”. Invece, secondo Nello Dipasquale, si tratta di “bugie a 5 stelle visto che non solo non si sono abbassati l’indennità di carica del 30%, almeno rispetto a quanto prendevo io, ma hanno sperperato soldi con consulenti, esperti a pagamento e missioni” Per concludere, il deputato regionale Pd rivendica che “il mio trasformismo politico la città lo conosce bene, non avete fatto alcun scoop giornalistico. Lo conosce e l’ha legittimato eleggendomi parlamentare regionale nel Centrosinistra con 5000 voti già due anni fa”. E infine, il colpo di grazia, “a proposito, cercate di recuperare la bandiera blu… Noi vi ringraziamo per aver aumentato le strisce blu.. ma noi rivogliamo la bandiera blu”. (da.di.)