Salto di qualità per il comitato spontaneo Randello libera che passa dalle denunce pubbliche a mezzo stampa alle azioni legali, nella vicenda giudiziaria che vede opposti il Comune di Ragusa e la società Donnafugata Resort sulla possibile realizzazione di uno stabilimento balneare sulla spiaggia di Randello. Il Comitato infatti “si è formalmente costituito ed ha deciso esperire intervento ad opponendum al ricorso proposto dalla società Donnafugata Resort Srl innanzi al TAR Sicilia di Catania contro il Comune di Ragusa, nonché avverso gli ulteriori due ricorsi per motivi aggiunti che si terrà il prossimo 9 luglio”. Ricordiamo che nell’estate dello scorso anno la multinazionale del turismo aveva cominciato ad installare sulla spiaggia delle strutture che avrebbero dovuto aprire la strada alla realizzazione di uno stabilimento balneare in una zona Sic (sito di interesse comunitario) Era nata una mobilitazione spontanea di cittadini che aveva consentito il blocco dei lavori da parte del Comune di Ragusa con conseguente ricorso della società stessa contro l’ente di corso Italia. Gli esponenti del comitato Randello libera ricordano che “l’area è inserita in zona SIC a ridosso di un parco appartenente al demanio forestale regionale e su cui insiste un vincolo di tutela di livello tre, (livello nel quale sono incluse quelle aree che devono la loro riconoscibilità alla presenza di varie componenti qualificanti di grande valore e relativi contesti e quadri paesaggistici)”: Temendo che “nonostante la forte mobilitazione popolare della scorsa estate gli appetiti su Randello non siano mai cessati” il comitato si è quindi costituito ufficialmente “per tutelare la spiaggia che deve mantenere la sua natura di bene comune, di oasi libera ed incontaminata” forte della possibilità prevista dalla giurisprudenza consolidata che “riconosce ai soggetti di rilevanza locale, la possibilità di agire in giudizio per tutelare i propri interessi statutari proprio in materia di tutela di interessi diffusi, quali, nel caso specifico, l’ambiente”. (da.di.)