Il Comune di Ragusa ha ritirato il bando per il Progetto per la creazione della carta di valorizzazione del territorio del Distretto Turistico degli Iblei e ne ha ripresentato uno nuovo. In merito esprimono la propria soddisfazione le consigliere comunali Udc-Laboratorio 2.0 Sonia Migliore e Manuela Nicita, che sulla vicenda avevano presentato nei giorni scorsi una articolata interrogazione. Le due esponenti consiliari di opposizione commentano che “l’atto di ritirare quel bando e presentarne un altro in sostituzione, non può che dar credito a tutte le nostre perplessità, fermo restando i 14 quesiti evidenziati nella nostra interrogazione, di cui attendiamo risposta scritta”. La Migliore e la Nicita avevano immediatamente evidenziato, alla pubblicazione del bando poi ritirato, che c’erano molti punti discutibili, a cominciare dal fatto che “il capitolato speciale descrittivo e prestazionale del bando è stato redatto dal dirigente comunale dei lavori pubblici e non da quello che si occupa da sempre di turismo, cosa ancor più incomprensibile in quanto il suddetto capitolato riguarda un appalto di servizi e forniture di pertinenza turistico-promozionale e non è una gara di lavori pubblici”. Ma le due consigliere avevano anche rilevato ”una sostanziale disparità tra il contenuto del bando di gara e il capitolato, disparità che si ritrova anche nei criteri di premialità, da adottare in caso di parità di punteggio, premialità che esiste nel bando di gara, ma non nel capitolato” Un altro appunto critico riguardava “l’importo a base di gara (742.993,80 euro) che risulta da un "computo metrico estimativo", che però non è chiaro come sia stato possibile elaborarlo, visto che si parla di servizi e non di un appalto di lavori, mentre la stazione appaltante (Comune di Ragusa) non ha reso pubbliche tutte le singole voci di costo che hanno contribuito a determinare il prezzo della base di gara”. In merito alla decisione dell’Amministrazione cittadina di ritirare il bando per presentarne uno nuovo, Sonia Migliore e Manuela Nicita concludono criticando che anche quest’ultimo non è stato firmato dal dirigente del settore turistico ma bensì da quello del settore urbanistico, causa l’assenza per ferie del dirigente dei lavori pubblici, e promettono che “chiederemo e pretenderemo, in Consiglio comunale, spiegazioni sulla vicenda su cui rimangono dubbi” mentre invitano l’amministrazione “a non procedere a tentoni ma a seguire in modo pedissequo la logica intrinseca al codice degli appalti, che non va né interpretata né rivisitata, ma rispettata”. D.D.