Sarà l’esperienza creativa del collettivo “Site Specific” di Scicli a coinvolgere e “trasformare” quest’anno, dal 12 al 14 giugno, alcuni borghi antichi della Toscana attraverso l’arte contemporanea. E’ il progetto “M’arte 2015 – HabitatHabitusHumus”, un’esperienza di condivisione che nasce da una residenza per artisti, critici e professionisti già in corso (iniziata il 3 giugno scorso) e utile a confrontarsi per raggiungere un equilibrio dinamico di linguaggi espressivi, volti ad innescare un processo di trasformazione dall’interno dell’attuale sistema dell’arte.
Lontano dai grandi centri metropolitani, dai rumori assordanti delle grandi manifestazioni nazionali, “M’arte 2015”, giunta alla quinta edizione, si sviluppa in luoghi inaspettati, tutti in provincia di Pisa, creando un unico evento culturale di alta qualità costellato da installazioni site specific, conferenze, workshop, laboratori per bambini ed adulti, musica e degustazioni.
Il percorso di residenza artistica è in corso presso l’antico borgo di Montegemoli che sarà tra l’altro il cuore di “M’arte 2015” attraverso un’invasione totale degli spazi.
Partendo infatti da una condivisione di spazio e tempo durante la residenza, il gruppo traccia un percorso artistico comunitario che porta alla scoperta del passato, alla valorizzazione del presente, proiettato verso la costruzione del futuro del territorio. Assieme a Montegemoli, il progetto artistico tocca anche Pomarance con esposizioni artistiche in due sale delle Scuderie Casa Bicocchi e nell’area dei Casalini, ed ancora Volterra con un’installazione site specific prevista nello storico atrio del Palazzo dei Priori. Infine “M’arte 2015” approda anche all’antico castello di Querceto dove la sala espositiva di Accademia Libera assume il ruolo di diario, testimonianza e spazio di confronto degli artisti del collettivo siciliano “Site Specific”.
Il progetto prende la forma di un tessuto creativo che si modella seguendo gli andamenti del paesaggio, le pietre, la luce e le sensibilità che attraversa. Per Eleonora Raspi, curatrice del progetto, "M’arte non è solo un’occasione professionale, ma un’esperienza umana. Un’opportunità per osservare da vicino, con occhi nuovi e stranieri, una terra, la mia terra, che da sempre è parte del mio sangue".
Sono invitati a confrontarsi con le poetiche di “M’arte 2015” gli artisti che orbitano attorno al collettivo siciliano di “Site Specific“ nato a Scicli, in provincia di Ragusa: Claudio Cavallaro, Maria Grazia Galesi, Francesco Lauretta, Sebastiano Mortellaro, Isabella Pers, Tiziana Pers, Francesco Rinzivillo, Piero Roccasalvo Rub e Sasha Vinci.
Sempre “Site Specific” in collaborazione con C.A.R.M.A. presenta inoltre “Oraculum”, un archivio di video arte internazionale. Gli artisti audiovisivi selezionati da Veronica D’Auria e Maurizio Marco Tozzi sono Alessandro Amaducci, Alessandro Bavari, Piero Chiariello, Valeria Del Vacchio, Elisabetta Di Sopra, Francesca Fini, Maria Korporal, Igor Imhoff, Salvatore Insana, Eleonora Manca, Pinina Podestà, Arash Radpour, Mauro Rescigno, Lino Strangis.
Partecipano alla residenza altre figure professionali, come il critico/curatore indipendente Pietro Gaglianò, i registi/fotografi Malia Bruker e Alessandro Zangirolami, la coreografa/videomaker J. Louise Makary e i graphic designers Luisa Milani e Walter Molteni (La Tigre).
Abbracciando le tematiche legate alla trilogia habitat, habitus, humus, il progetto lavora a stretto contatto con gli abitanti e la loro terra per creare energia nuova. La terra è habitat, il nostro punto di partenza, il genius loci, la casa in cui si originano incontri, idee ed esperienze da sentire, toccare e scavare in prima persona. Per Sasha Vinci, artista e direttore creativo di “Site Specific” “abitare il nostro tempo con una maggiore coscienza e consapevolezza è il punto di partenza. Siamo in grado di conoscere meglio noi stessi se impariamo a comunicare, osservare e dialogare con la Terra che ci accoglie”.
L’abito che questi luoghi vanno ad indossare è habitus, ricamato con memorie e identità, attraverso un processo sociale libero e in continua mutazione secondo gli incontri con le diverse realtà del territorio. Completa la trilogia humus, una componente attiva e vitale che rappresenta metaforicamente la creatività generata dalla terra. Intanto è stata inaugurata, come anteprima del progetto, l’installazione “Non si disegna il cielo” (Volterra – Canto I) realizzata dall’artista Sasha Vinci, un omaggio all’identità di un territorio, un dono alla splendida Volterra, città di pietra in terra di Toscana. L’installazione è ospitata all’interno della Sala del Giudice Conciliatore di Palazzo dei Priori a Volterra, una sede antichissima e austera, simbolo della vita civile, sociale e politica della comunità. Un omaggio di senso, che si muove dall’orizzonte delle colline fino al cuore urbano di Piazza dei Priori. Alla genesi dell’installazione, la visione critica della studiosa volterrana Eleonora Raspi: "dall’alto della torre di Palazzo dei Priori, l’occhio scruta l’orizzonte compiendo un movimento circolare di 360°. Seguendo l’andamento del paesaggio sono tracciate delle linee, il profilo dei monti come punto di confine che separa la terra dal cielo". Le linee così ottenute sono riportate ed incise su un pentagramma realizzato con piccole lastre di alabastro: il "materiale che racchiude ed esprime l’identità storica della città che vola". "Nasce così un tracciato sonoro che diventa andamento ritmico generato dalla natura stessa. È la pietra che canta, è la misteriosa bellezza di un paesaggio mutevole, romantico e malinconico". Un suono che rappresenta un’istantanea della "voce" di una terra in perenne trasformazione.
In occasione della manifestazione “M’Arte 2015” sono stati organizzati due talk sul fare arte contemporanea in un centro storico e su temi legati alla video arte. Il primo si svolgerà sabato 13 giugno, ore 17-19, a Montegemoli, il secondo domenica 14 giugno, ore 17-19, a Pomarance.
Partecipano con progetti ad hoc gli studenti del Liceo Artistico Carducci di Volterra e dell’Istituto Comprensivo Tabarrini di Pomarance.
PAP Aia Meccanica (Montegemoli) si occupa dei servizi educativi per ragazzi ed adulti. Volterra Jazz (Volterra) realizza degli interventi sonori in tutte e tre le serate della manifestazione. Il gruppo musicale I Favolosi (Volterra) animano la serata dell’inaugurazione con un concerto live. Una performance live del gruppo di musica elettronica 20 degrees of frost (Brescia) si colloca anch’esso nella serata dell’inaugurazione. Una performance di teatro/danza dell’associazione Officine Papage (Pomarance) chiude il programma degli eventi collaterali. Infine, si presenta in anteprima la piattaforma Videoform, a cura di Laurent Delaye e Clare Bradley.