Si è tenuta stamattina sotto la sede dell’Assessorato regionale alla Salute di Palermo una protesta organizzata dal coordinamento regionale IPASVI Ordine degli Infermieri contro la cattiva amministrazione delle poche risorse pubbliche a disposizione. Il personale sanitario proveniente da tutta la Sicilia è stato sostenuto dalla Fsi – Cni Sicilia, Coordinamento Nazionale Infermieri aderente alla Federazione Sindacati Indipendenti. "La sanità pubblica siciliana cade a pezzi". A parlare è Calogero Coniglio, segretario regionale della Fsi-Cni Sicilia. “I problemi strutturali sono in quasi tutti gli ospedali siciliani – spiega Coniglio – a cominciare dai Pronto soccorso. Alla base c’è una cattiva amministrazione delle poche risorse. I 5 milioni di cittadini siciliani devono sapere quali sono i veri problemi degli ospedali e dell’assistenza: turni massacranti, carenza di personale, carenza di posti letto, disservizi del 118, scarsa assistenza domiciliare, assenza di continuità assistenziale.“ "E’ inaccettabile riscontrare un numero di infermieri nelle regioni del nord superiore, si passa infatti dai 38 infermieri per 10.000 abitanti della Sicilia a 40 Infermieri per 10.000 abitanti della regione Campania per arrivare ai 72 Infermieri per 10.000 abitanti del Friuli Venezia Giulia.“ Una delegazione IPASVI è stata ricevuta dall’Assessore regionale della Salute Lucia Borsellino, che ha denunciato le problematiche infermieristiche, le condizioni disumane in cui versano gli infermieri, gli insostenibili carichi di lavoro dovuti alla gravissima carenza di personale infermieristico e di supporto. Si è discusso sulla mancata proroga dei contratti del personale a determinato per fronteggiare l’estate, stagione che mette più a rischio l’assistenza, il diritto di poter usufruire le ferie estive, di rivedere i criteri proposti dall’assessorato ai sindacati per la determinazione delle dotazioni organiche che sottostimano il fabbisogno di personale infermieristico e sanitario del comparto. L’Assessore Borsellino ha preso atto e condiviso le problematiche esposte prendendo l’impegno di convocare il coordinamento regionale IPASVI dopo il tavolo tecnico dell’8 giugno con i sindacati. L’IPASVI presenterà un documento dettagliato per rivendicare migliori condizioni di lavoro e nuove assunzioni. La Fsi-Cni Sicilia continuerà a lottare per i diritti degli infermieri e a sostenere tutte le iniziative dell’ IPASVI che mirano a tutelare la professione infermieristica. "Riteniamo che questo percorso normativo lungo e complesso sulla rideterminazione delle dotazioni organiche – commenta Calogero Coniglio – non faccia altro che illudere i lavoratori. La politica ha utilizzato i precari e la politica li ha abbandonati. I provvedimenti legislativi ed economici, spending review, legge Balduzzi, ecc. che a più riprese hanno interessato la sanità italiana in questi ultimi anni, fondati essenzialmente su tagli lineari della spesa sanitaria, hanno provocato pesanti ripercussioni sul sistema dell’offerta dei servizi, minacciando l’erogazione stessa dei livelli essenziali di assistenza. La Regione però continua a non avere consapevolezza della reale situazione in cui versano i reparti, discute solo in termini ragioneristici e intanto la gente muore perchè non trova strutture adeguate, senza assistenza infermieristica si muore”.