É di qualche giorno fa la notizia secondo la quale il brand più conosciuto dell’Emilia Romagna dopo la Ferrari sono proprio i mosaici ravennati, Beni dell’Umanità. Non sorprende dunque che proprio nella città bizantina, Capitale Italiana della Cultura 2015, sia nata l’idea di una nuova e più efficace esperienza per la fruizione dei monumenti che approda direttamente a R2B> Research to Business, Salone Internazionale della Ricerca Industriale e dell’Innovazione di Bologna, la più importante fiera di settore in Italia. Cos’è esattamente GetCOO? Il nome, innanzitutto: “Coo”, in inglese, è il verso del piccione; e chi meglio di un piccione, principe dei centri storici italiani, può aiutarci a riconoscere i
monumenti su cui vola? Interfaccia user-friendly per una App molto semplice da usare: con lo smartphone si scatta la foto di un monumento, GetCOO lo riconosce e fornisce una
scheda del bene con possibilità di approfondimenti. Più veloce che andare su Google, per cui bisognerebbe almeno conoscere il nome del monumento da digitare. Al macero, dunque, le tradizionali guide cartacee, non interattive, e archiviate le esperienze con QR code e tag fisici, spesso incoerenti e pieni di condizionamenti in fase di lavorazione e di fruizione.
La personalizzazione dell’esperienza turistica sarà il prossimo fronte d’azione per la App, già scaricabile in versione gratuita e pienamente operativa con funzionalità base, sia per sistema operativo Android che iOS. Sono già state mappate alcune tra le più visitate città italiane e straniere: il database è in costante implementazione. GetCOO è stato pensato dal ravennate Stefano Berti. Il team di 5 persone è composto, tra gli altri, dal modicano Benedetto Gugliotta, esperto di Beni Culturali e comunicazione, dottore di ricerca e già ricercatore della Fondazione G.P. Grimaldi: Ravenna e Modica, entrambe città con beni UNESCO (ed entrambe già presenti nella App), si fanno trampolino di lancio di una nuova idea imprenditoriale legata alla fruizione dei monumenti.