Seduta “calda” quella dei capigruppo consiliari di Ragusa riuniti in funzione di commissione per discutere delle modifiche al regolamento comunale. A proposito della quale i consiglieri di opposizione, Angelo Laporta, Peppe Lodestro, Elisa Marino, Giorgio Massari, Sonia Migliore, Gianluca Morando, Giorgio Mirabella, Maurizio Tumino, parlano di “atteggiamento ostile della maggioranza che sostiene l’amministrazione Piccitto” per l’abbandono dei lavori che ha determinato la mancanza del numero legale”. In particolar modo gli otto della minoranza lamentano che “non appena si era delineata un’ ipotesi condivisa sulla definizione delle regole alla base delle attività del Consiglio Comunale, i consiglieri Stevanato (M5S) e Ialacqua (Città) hanno ‘stranamente’ abbandonato i lavori di commissione rischiando di vanificare quanto di bene era stato prodotto nelle precedenti riunioni”. Per tali motivi Angelo Laporta, Peppe Lodestro, Elisa Marino, Giorgio Massari, Sonia Migliore, Gianluca Morando, Giorgio Mirabella, Maurizio Tumino, “chiedono un autorevole intervento del Presidente del Consiglio al fine di dirimere la questione che pareva avere assunto, nei precedenti incontri, una risoluzione di sintesi”. Del resto, sottolineano le opposizioni, “le modifiche allo Statuto comunale sono state fatte in fretta senza tenere conto di quanto detto dalle opposizioni ed in tal senso la Regione Siciliana ha certificato che l’amministrazione comunale ha deliberato in disprezzo alle norme che disciplinano la materia”. Chiamati direttamente in causa, immediata la replica di Maurizio Stevanato del Movimento 5 stelle e di Carmelo Ialacqua di Città. I quali premettono che “abbiamo registrato in conferenza dei capigruppo al Comune di Ragusa il disinteresse (interessato) a dar seguito alla nostra iniziativa consiliare, volta a rendere più agili e produttivi i lavori di consiglio e commissioni, mediante modifiche opportune al Regolamento consiliare, ed anzi abbiamo subìto la ridicola e pretestuosa accusa di voler imbavagliare il libero dibattito e limitare la democrazia stessa”. Anzi, proseguono i due consiglieri di maggioranza “avevamo presentato ben un anno e mezzo fa una proposta organica di adeguamento sia dello Statuto che del Regolamento consiliare, con l’unico obiettivo di produrre atti che rendessero i lavori del Consiglio e delle Commissioni più snelli, efficaci, efficienti ed economici, anche per rendere attivi a Ragusa orientamenti e raccomandazioni giunti, a tutti i Comuni siciliani, dai più alti vertici della magistratura contabile, richiamando peraltro espliciti ed ineludibili dettami di legge. Invece, nelle innumerevoli sedute susseguitesi in un intero anno in conferenza capigruppo, abbiamo assistito ad un continuo gioco di rinvio che alla fine ha portato all’attuale situazione di impasse” Pertanto, affermano Stevanato e Ialacqua, “ci appelliamo direttamente all’autorevolezza del Presidente del Consiglio comunale e ad ogni altro organo di garanzia dell’ente, affinché ci sia consentito di discutere in Consiglio al più presto la nostra proposta di iniziativa consiliare sul regolamento, così come pretende il dibattito democratico e così come impongono le attuali norme che regolamentano il Consiglio stesso”. Daniele Distefano