Un record del mondo in fatto di efficienza energetica. E’ quello raggiunto con uno specchio parabolico che, unito al motore inventato nel 1816 dal pastore protestante scozzese Robert Stirling, immette nella rete elettrica il 32% dell’energia solare ricevuta, circa il doppio rispetto ai pannelli fotovoltaici standard. A realizzarlo è una società svedese che ha installato nel deserto del Kalahari in Africa, un impianto fotovoltaico a concentrazione costituito da due grandi parabole, dal diametro di 12 metri, rivestite di specchi, che riflettono i raggi solari facendoli convergere in un unico punto e andando ad alimentare un motore ad aria calda di Stirling. Ideato agli inizi dell’1800 come alternativa ai motori a vapore, il motore a combustione esterna funziona a ciclo chiuso usando un gas come fluido termodinamico. Il suo sviluppo commerciale è avvenuto per la prima volta nel 1988, da parte di un costruttore di sottomarini per la Difesa svedese. Il sistema converte il 32% dell’energia solare in elettricità che corrisponde al più del doppio di quella prodotta dai pannelli solari che è del 15%. Secondo i dati di un test condotto nel Regno Unito, una singola parabola riesce a generare tra i 75 e gli 85 megawattora all’anno, sufficiente al fabbisogno di 24 famiglie. (Foto web)