Una sutura endoscopica dello stomaco per curare l’obesità patologica e una “cucitrice” a ultrasuoni per trattare la malattia da reflusso gastroesofageo. Sono le due innovazioni tecnologiche presentate a Roma nell’Auditorium dell’Università Cattolica del Sacro Cuore nel corso di "EndoLive 2015", il workshop internazionale organizzato e presieduto da Guido Costamagna, direttore dell’Unità operativa di Endoscopia digestiva chirurgica del Policlinico Universitario “A. Gemelli”. La nuova tecnica endoscopica “OverStitch” contro l’obesità patologica avviene attraverso la bocca e permette la riduzione dello stomaco con “punti di sutura” evitando di dover far ricorso ai tagli tipici delle procedure chirurgiche "a cielo aperto". L’altra tecnica all’avanguardia presentata nel corso del workshop per trattare il reflusso gastroesofageo è il MUSE(Medigus Ultrasonic Surgical Endostapler), un sistema che consiste in una sorta di “cucitrice” che permette un trattamento mininvasivo della malattia attraverso la ricostruzione della valvola esofagea senza aver bisogno di fare ricorso a un normale intervento chirurgico.