Un tentativo di violenza dietro l’omicidio di Nicolae Raducan, il rumeno di 38 anni ucciso, forse con alcuni colpi di spranga, all’alba di domenica nelle campagne di Costa Esperia, tra Scoglitti e Marina di Acate. L’uomo sarebbe morto quasi subito: i colpi violenti gli hanno fracassato il cranio. L’autopsia, disposta dal sostituto procuratore Monica Monego, potrà dire qualcosa in più, ma difficilmente potrà aggiungere particolari diversi circa le cause della morte. Si sa che Nicolae, insieme alla compagna, anch’essa rumena, di 52 anni, aveva trascorso la serata in un locale di Costa Esperia, abituale ritrovo di stranieri. Aveva bevuto, così come altri che abitualmente si ritrovano il sabato sera. Forse erano ubriachi anche coloro che, stando al racconto della donna, si sarebbero avvicinati per cercare di fare avances nei confronti della donna. Non si sa se la violenza ci sia stato o meno, gli inquirenti mantengono il riserbo, ma è in questa direzione che stanno lavorando come una delle piste possibili per cercare di chiarire che cosa è accaduto. La presunta violenza sarebbe accaduta prima o dopo l’omicidio? Chi era il fantomatico gruppo che ha affiancato la coppia mentre, dopo la serata trascorsa nel bar-discoteca, stava tornando a casa? La donna ha riconosciuto qualcuno? La Polizia ha sentito la donna, anch’essa rumena e, così come il compagno, in Italia da poco tempo, e gli altri amici della coppia, nonché le persone che abitavano nella stessa casa. Molti particolari dell’indagine non sono ancora noti. Le indagini degli inquirenti proseguono in uno stretto riserbo perché sono ancora tanti gli aspetti poco noti di questa vicenda.