E’ Sonia Migliore, consigliere comunale e membro del direttivo del Laboratorio politico culturale 2.0, a pubblicizzare il fatto che “l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha messo sotto accusa la gara di 5 mesi del servizio idrico del Comune di Ragusa, celebrata il 5 dicembre 2014, suddivisa in 3 lotti, per un importo complessivo di 605.000,00 euro”. Secondo quanto riporta la Migliore i rilievi dell’Autorità riguarderebbero il fatto che “l’Ente appaltante ha utilizzato (come altri 116 comuni) la “procedura negoziata” o cottimo fiduciario, suddividendo, in modo “artificioso”, l’importo complessivo della gara in lotti, in modo tale da non superare la soglia comunitaria di 200.000,00 euro per singolo lotto e poter eludere la “procedura aperta” ravvisando “una sistematica disapplicazione delle modalità del calcolo del valore presunto dell’appalto previsto dall’art. 29 del codice degli appalti”. Quindi l’Anac “raccomanda” al Comune una corretta definizione del proprio fabbisogno in relazione all’oggetto dell’appalto, specie nel caso di ripartizione in lotti, evitando l’artificioso frazionamento delle commesse pubbliche, per non incorrere nella violazione delle suddette disposizioni”. L’ Anticorruzione, infine, “si riserva di approfondire le indagini in quei Comuni che hanno mostrato uno scostamento della soglia consentita”. Dopo aver ricordato di aver sollevato la questione in Commissione Trasparenza, in quanto l’importo complessivo della gara era di 605.000,00 euro, superiore di gran lunga alla soglia comunitaria, e che quindi non si doveva procedere con cottimo fiduciario, ma con una gara aperta. la Migliore si stupisce del fatto che “nessuno si è curato di ciò e l’ Amministrazione ha proceduto, come è suo solito, all’espletamento della gara e poi alla aggiudicazione del servizio (alle cooperative Pegaso e Concordia). Pertanto la portavoce del laboratorio 2.0 si augura che sia il sindaco che l’assessore Corallo si astengano dal dire che “i pareri dell’ANAC non sono vincolanti”, perché sarebbe grave, visto che, peraltro, proprio il sindaco Piccitto ha firmato un protocollo di intesa con l’Autorità, nella persona del Presidente Cantone, che è firmatario del comunicato di “ammonizione” e degli altri 2 pareri già dati al Comune di Ragusa, dichiarando illegittima la gara del servizio pulizia dei locali del tribunale e del Comune, nonché l’incarico dato alla Esper”. Con il per nulla lusinghiero risultato che “la giunta Piccitto può “vantare” già 3 pareri negativi dell’Autorità Anticorruzione, 3 rilievi del settore di Vigilanza dell’Assessorato Regionale agli Enti Locali e una nota di contestazione della Guardia di Finanza, tutti impudicamente disattesi”. Daniele Distefano