Il bambino che rientra a casa, al mattino del 29 novembre 2014, non è Loris Stival. Non è lo stesso bambino che, un minuto prima, era uscito di casa insieme alla madre ed al fratellino più piccolo, che ha quattro anni, per recarsi a scuola. Lo sostengono i periti nominati dalla difesa di Veronica Panarello, la madre di Santa Croce Camerina, in carcere da quattro mesi, perché accusata di aver ucciso il figlioletto. L’avvocato Francesco Villardita, difensore della donna, ha avviato una serie di indagini ed accertamenti tecnici affidati ai periti per l’elaborazione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, Christian Mendola e Pierdavide Scambi. Sono gli stessi periti che sono stati nominati dalla difesa per l’incidente probatorio disposto dal Tribunale di Ragusa, che ha riversato su supporto informatico e su dvd le immagini delle 28 telecamere di videosorveglianza (tra cui alcune private) di Santa Croce Camerina. Ma cosa hanno scoperto i due periti? Hanno fatto ricorso a materiali e tecniche particolarmente sofisticate per l’elaborazione delle immagini che, a occhio nudo, non è possibile individuare con esattezza. L’elaborazione muta anche i colori, con una sorta di negativo: il colore scura diventa bianco per l’occhio. Ebbene, la sagoma del bambino che rientra a casa è interamente bianca, mentre era con i pantaloni bianchi e la parte superiore scura quella che era uscita. Si potrà obiettare: il bambino ha lasciato lo zainetto, o il suo giubbotto, ma ovviamente è tutto da dimostrare. E i colori delle due sagome sono diversi. Dunque, secondo Villardita, il bambino che rientra in casa non è Loris. E se non lui, chi? Chi rientra in casa a quell’ora, in una casa dove rimangono poche persone (molti sono al lavoro …) e, dove, intorno alle 9,15 quasi tutti sono usciti e non rimane più nessuno? E quel bimbo che rientra a casa, se non è Loris, chi è? Dove era diretto? E quando ne è uscito visto che nessuno lo ha trovato nell’edificio, quando, alle 13, le forze dell’ordine si riversano tutti nello stabile, perché mezzora prima era scattato l’allarme della sparizione di Loris e sono scattate le ricerche per cercare di rintracciarlo?
Queste immagini e le risultanze della perizia, raccontate da Villardita alla trasmissione Quarto Grado, saranno ora sottoposte alla Corte di Cassazione che, il 29 maggio, dovrà decidere sulla richiesta di scarcerazione di Veronica Panarello. Che, il prossimo 21 aprile, è attesa da un altro appuntamento importante davanti al Tribunale dei Minori di Catania. Il Tribunale dovrà decidere sull’affidamento del bambino più piccolo. Due mesi fa, in via provvisoria, venne affidato al padre, Davide Stival. Il 21 aprile, un perito nominato dal tribunale dovrà valutare le “capacità genitoriali” di Veronica e poi il giudice assumerà le sue determinazioni. Veronica, nel frattempo, dal carcere di Agrigento, continua a gridare la sua innocenza.