"La vicenda dell’autostrada Palermo-Catania, è solo l’ennesimo disastro del nostro territorio che si aggiunge al crollo, a gennaio, del viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento, salito alla ribalta delle cronache Nazionali per avere ceduto pochi giorni dopo la sua inaugurazione, e ancora, la notizia della cancellazione del raddoppio della Catania Ragusa, per non parlare delle opere “lumaca” (vedi Siracusa – Gela i cui lavori iniziarono negli anni settanta.)". A parlare è il consigliere nazionale di A.I.A.C.E., Angelo Giallongo. "A tutto questo va aggiunto il costo dell’energia elettrica alle stelle, l’esoso costo della benzina, nonostante ne produciamo il 5% del fabbisogno Nazionale, l’IMU agricola. Le inefficienze e le negligenze di un “sistema” rischiano di ricadere sugli operatori economici dell’isola, dai produttori agricoli, ai commercianti, agli autotrasportatori. La chiusura dell’autostrada A19 rappresenta l’ennesima catastrofe, non possiamo permetterci il lusso di tenere chiusa a tempo indeterminato una delle principali vie di collegamento, anche i percorsi stradali alternativi individuati o non sono praticabili per i mezzi pesanti o allungano le tratte di percorrenza di molti km con un aggravio di costi insostenibile. In una regione, la Sicilia, già fortemente penalizzata per le croniche carenze infrastrutturali, sia stradali che ferroviarie, le imprese subirebbero danni incalcolabili a cominciare dall’aumento dei costi di trasporto, e gli inevitabili ritardi, mettono a rischio i mercati di sbocco soprattutto per i prodotti deperibili come la frutta e verdura. Il Governo Regionale, il Governo Nazionale e l’ANAS si passano la patata bollente a vicenda senza trovare soluzioni appropriate. Questo è il risultato di una classe politica – conclude Giallongo – totalmente inadeguata. Notizia di ieri: “Pare che dal DEF sia saltato fuori un “tesoretto” da 1,6 miliardi, se ciò è vero e reale, che vengano utilizzati immediatamente per l’A19”. L’ Associazione Italiana Assistenza Consumatori Europei (AIACE) è pronta a mobilitarsi e a chiamare a raccolta tutti i suoi aderenti se non verranno individuate, tempestivamente, soluzioni percorribili.