Un farmaco radiofarmaco potrebbe essere ”la nuova frontiera contro il cancro della prostata: aumenta del 30% la sopravvivenza globale”. A spiegarne l’efficacia è il presidente dell’Associazione Italiana di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare (Aimn), Onelio Geatti, in occasione del dodicesimo Congresso nazionale Aimn che vede riuniti a Rimini oltre 500 specialisti da tutta Italia. Si tratta di una cura innovativa ed efficace contro il tumore più diffuso tra gli uomini, seguito dal cancro ai polmoni e a quello all’intestino. Solo lo scorso anno sono stati infatti registrati 36 mila nuovi casi e 7.500 decessi. La nuova molecola si chiama Radio-223 dicloruro (Ra-223) ed è il primo radiofarmaco efficace nei pazienti affetti da tumore della prostata con metastasi ossee. Il nuovo farmaco è stato approvato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aimn) che potrebbe presto inserirlo in fascia H, a totale carico del sistema sanitario.