Più si è bassi più aumenta il rischio di essere colpiti da una malattia cardiaca. Lo dice uno studio della University of Leicester, pubblicato sul New England Journal of Medicine. I dati suggeriscono che ogni variazione di 6,35 centimetri di altezza influenza del 13,5 per cento il rischio malattia coronarica. Ad esempio, rispetto a una persona alta poco piu’ di un 1,98 centimetri, una persona alta all’incirca 1,52 centimetri ha un rischio maggiore del 32 per cento di sviluppare una malattia coronarica. "Per piu’ di 60 anni – ha spiegato Nilesh Samani, autore dello studio – e’ stata riconosciuta una relazione inversa tra altezza e rischio malattia coronarica". Non e’ chiaro se questo rapporto sia dovuto a fattori come l’ambiente socioeconomico povero o il tipo di alimentazione durante l’infanzia. Probabilmente, secondo Samani, potrebbe esserci poi anche un legame con la genetica. "L’altezza – ha detto – ha una forte determinazione genetica e negli anni sono stati identificati un gran numero di varianti genetiche nel nostro Dna che determinano la propria altezza". Il ricercatore e’ intenzionato a proseguire questo filone di ricerca. "Mentre i nostri risultati – conclude Samani – non hanno applicazioni cliniche immediate, una migliore e piu’ completa comprensione dei meccanismi biologici che sono alla base del rapporto tra altezza e rischio malattia coronarica potrebbe aprire nuove vie per la prevenzione e il trattamento".