Soppressa per volontà di Trenitalia, dal 30 marzo, una coppia di treni sul tratto Modica-Ragusa-Gela, il 12554 Gela Modica e il 12581 Modica Gela, sul totale degli otto treni rimasti su questo percorso. A darne notizia il coordinatore provinciale CUB Trasporti Pippo Gurrieri che riferisce anche la motivazione (seppur non ufficiale) del taglio, ovvero che il treno Modica Gela arriva nel centro nisseno alle 21 per stazionarvi durante le ore notturne, durante le quali è soggetto a continui furti di carburante che spesso ne impediscono la partenza il mattino successivo. Secondo Gurrieri “Trenitalia ha preferito eliminare il problema alla fonte, tagliando la coppia di treni, anziché promuovere azioni energiche contro i continui furti di carburante, con il risultato che adesso nel pomeriggio non circolano più treni sulla tratta, come già avviene nella maggior parte della giornata”. Peraltro, secondo il sindacalista della confederazione di base “la scarsa circolazione di treni ha già provocato l’ossidazione dei binari e la messa fuori uso dei circuiti elettrici” e si chiede “ cosa accadrà adesso? Si vuole provocare la chiusura della linea?”. Il tutto mentre si si annunciano lavori per 35 milioni di euro per la velocizzazione della tratta Canicattì-Licata-Gela-Comiso, che dovrebbero realizzare la sinergia treno-aereo, a significare che “la realtà è sempre quella squallida dei tagli e del disprezzo per il servizio ferroviario in questa zona della Sicilia, da parte di chi detiene il servizio”. Gurrieri incalza ricordando che “mentre si lavora per rimettere in piedi il servizio di metropolitana di superficie a Ragusa che darebbe lustro a una linea storica interessante da molti punti di vista, e che oggi potrebbe fare un tuffo nella modernità di un servizio utile a tutta la comunità del comprensorio del Sud-Est, a Palermo pensano bene di tagliare i nostri pochissimi treni rimasti, a fronte del fatto che l’assessorato regionale assieme a RFI e Trenitalia da oltre un anno non rispondono alle richieste di incontro da parte del Comune di Ragusa per ripristinare il servizio pendolari sul territorio provinciale, ridotto a qualcosa di inservibile per i troppi tagli degli scorsi anni, e nel frattempo i vertici ferroviari siciliani continuano ad affossare il trasporto su ferro che invece dovrebbero gestire e tutelare”. Intanto per ieri i sindaci dei capoluoghi siciliani erano stati convocati dall’assessore regionale alle infrastrutture Pizzo per esporre le linee del contratto di servizio che sta siglando con Trenitalia”.
Daniele Distefano