Sono 164 milioni le persone che soffrono di disturbi mentali in Europa di cui 17 milioni solo in Italia. Sono alcuni dei dati emersi in questi giorni a Vienna al 23esimo congresso dell’Epa, l’Associazione europea di psichiatria. Le statistiche parlano di una crescita della depressione di circa il 7,2% della popolazione europea, dei disturbi cognitivi come l’Alzheimer con una percentuale del 3,5% e dei disturbi legati all’abuso di alcol del 3,4%. In termini di frequenza, al primo posto ci sono i disturbi d’ansia con il 14%, (8 milioni solo in Italia), seguiti da insonnia con il 7% e depressione maggiore con il 6,9%,( 3.9 milioni In Italia), disturbi somatoformi (sintomi fisici che indurrebbero a pensare a una malattia somatica con il 6,3%, disturbo da iperattività e deficit dell’attenzione-Adhd con il 5% (dei giovani), dipendenza da alcol e droghe con il 4% e demenza dall’1% nella fascia 60-65 anni al 30% fra gli 80enni. I disturbi non hanno, chiaramente, la stessa gravità. In crescita ci sono anche i suicidi: 800mila all’anno in tutto il mondo, 4mila nel nostro Paese. Un problema, quello legato alla salute mentale, che sta crescendo in maniera allarmante. Entro il 2030, avvertono gli esperti, le patologie psichiatriche saranno infatti le malattie più frequenti a livello mondiale. I disturbi mentali, avvertono gli specialisti, contribuiscono al 26,6% della disabilità totale e riguardano, solo in Italia, circa 17 milioni di persone. Tra le cause dell’aumento dei disturbi della psiche, avvertono gli esperti, vi è anche la perdurante crisi economica, oltre alla velocità dei mutamenti del mondo globalizzato.