Abiti hi-tech che brillano grazie all’uso di tessuti luminosi. Potrebberro arrivare presto nel mercato grazie ad uno studio di alcuni ricercatori della Fudan University di Shanghai. Il loro studio, pubblicato sulla rivista Nature Photonics, apre la strada ad una produzione su larga scala di tecnologie indossabili per vestiti sempre più ‘smart’. Le nuove fibre luminose, basate su tecnologia Plec (celle elettrochimiche polimeriche ad emissione di luce), sono molto simili ai Led di natura organica (Oled) impiegati nell’illuminazione e negli schermi piatti flessibili. Rispetto a questi dispositivi, però, le fibre Plec hanno una marcia in più: sono in grado di operare sfruttando un voltaggio più basso e sono più efficienti nella conversione degli elettroni in particelle di luce (fotoni). Tutte queste caratteristiche le rendono ideali per futuri computer indossabili che potrebbero avere l’aspetto di normali abiti. Ogni fibra è costituita da un sottilissimo filo di acciaio ricoperto da tre strati: il primo è formato da nanoparticelle di ossido di zinco, il secondo da un polimero elettroluminescente, mentre il terzo è dato da un nanotubo di carbonio. La fibra raggiunge così un diametro complessivo di un millimetro ed emette una luce colorata: per ora è disponibile in giallo o in blu, ma a breve dovrebbe essere possibile ottenere anche altri colori. (Rappresentazione grafica delle fibre tessute nelle stoffe luminose Foto e fonte: Zhitao Zhang)