11.250 euro per aver rubato un salame dallo scaffale di un supermercato di Cremona. E’ questa l’incredibile storia di un pensionato, all’epoca 79enne, di Cremona. L’episodio si verificò nel 2010 quando l’anziano uomo con i primi segni di una grave malattia neurodegenerativa come l’Alzheimer rubò dal banco frigo un salame dal valore di 1,76 euro. Insospettite, le guardie giurate del negozio, fermarono il pensionato trovandogli in tasca "la refurtiva" che portò al fermo e alla successiva denuncia. Tre anni dopo la condanna di primo grado a 45 giorni di carcere per "aver tratto profitto impossessandosi" della merce "con l’aggravante della destrezza" per essersi messo in tasca il salume. I parenti dell’uomo secondo quanto riportato sulle maggiori testate nazionali non sono mai riusciti a fare ricorso perchè non hanno potuto avere gli atti del processo. L’incredibile vicenda cade nel dimenticatoio fino a quando l’altro giorno la figlia del pensionato parla con il suo avvocato attuale per pio raccontare tutto sulle pagine del "Corriere della Sera". Purtroppo per lei la sentenza è passata in giudicato e secondo l’assurda condanna il "ladro di salsiccie" deve pagare.