Un rumeno violento allontanato dalla sua abitazione. B.M.S, di 33 anni, non potrà più avvicinarsi alla sua casa familiare, alla casa dove vive la sua compagna. L’uomo e la giovane donna erano arrivati in Italia due anni fa dalla Romania, andando a vivere in una casa rurale di contrada Salmè. Lui lavora come bracciante agricolo, ma è spesso ubriaco e molto violento. Spesso scarica la sua ira sulla giovane donna, che diviene vittima dei suoi abusi. La donna ha spesso dovuto far ricorso alle cure dei medici, ma finora non lo aveva mai denunciato, sia per evitare guai per lui, sia perché temeva le sue ritorsioni. Ma qualche settimana fa si è verificato un episodio particolarmente grave. L’uomo, tornato a casa, ha cominciato a bere birra, spumante, liquore, a bere diverse bottiglie di birra, una bottiglia di spumante ed una bottiglia di liquore che era in casa. A quel punto, fuori di se, comincia a schiaffeggiare la donna, a prenderla a calci. La donna sbatte violentemente la testa contro lo spigolo di un tavolo. Le conseguenze sono gravissime: trauma cranico con ferite lacero contuse, contusione del massiccio facciale, contusione toracica e addominale chiusa, contusione agli arti superiori. La donna guarirà in 42 giorni. I medici dell’ospedale Guzzardi, dove viene ricoverata, devono anche praticarle numerosi punti di sutura. In ospedale i medici avvertono la Polizia ed iniziano le indagini. L’uomo fugge per non farsi trovare, poi la donna lo chiama pregandolo di tornare. Lei, nel frattempo, era tornata a casa e gli chiede di andare a comprare le medicine. Lui torna a casa ma non compra le medicine. Nel frattempo le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Monica Monego, vanno avanti. La donna racconta una vita d’inferno. Con lei, dialogano a lungo le ispettrici del commissariato di Vittoria.
Alla fine, per lui, scatta la segnalazione per maltrattamenti in famiglia “poiché gli atti di vessazione continua hanno cagionato sofferenza, privazioni ed umiliazioni, fonte di un disagio continuo ed incompatibili con le normali condizioni di vita e poi le lesioni personali aggravate avendo provocato alla donna conseguenze fisiche gravi”. Vista la pericolosità dell’uomo, il magistrato ne ha deciso l’allontanamento dalla casa familiare. La Polizia lo ha rintracciato e l’uomo ha così appreso quali sono i suoi obblighi. Non dovrà più avvicinare la sua donna