La Procura di Ragusa chiederà l’incidente probatorio per l’allineamento delle telecamere. Si dovrà cioè effettuare la prova tecnica non ripetibile, con la presenza dei periti delle parti coinvolte, per accertare se le telecamere di Santa Croce Camerina, che hanno ripreso le fasi drammatiche delle ore che hanno preceduto l’omicidio del piccolo Andrea Loris Stival, erano ben sincronizzate e quale sia l’orario effettivo, al di là di quello registrato. Un accertamento tecnico non di poco conto perché ad esso è legato il destino di Veronica Panarello, la madre di Loris, in carcere da due mesi e mezzo perché accusata di aver ucciso il figlio. La donna nega decisamente e racconta che quella mattina ha effettuato un percorso diverso da quello descritto dalle telecamere, che avrebbe accompagnato il figlio a scuola, mentre nessuna telecamera l’ha ripresa in questa fase.
Una settimana fa, Veronica ha ricevuto in carcere la seconda visita del marito Davide Stival, che dopo aver visto le immagini delle telecamere non crede più alle parole della moglie. Questo secondo colloquio pare sia stato più sereno. Ma, almeno stando alle notizie che filtrano all’esterno, pare non sia cambiato nulla.
Intanto, gli inquirenti proseguono le indagini. Sono stati convocati in Procura ed in Questura e sentiti dagli inquirenti molti genitori di bambini che frequentano la scuola di Loris. Sono stati sentiti tutti i genitori della stessa classe. Si cerca di capire anche se il bambino fosse sereno o meno, se ci fossero stati dei segnali di una sua sofferenza ed anche le cause del dimagrimento del bambino nelle ultime settimane. Loris non pesava 13 chili (come a causa di un refuso è stato scritto nell’ordinanza del tribunale del Riesame) ma il suo peso era comunque nettamente inferiore a quello di un bambino della sua età.