Primo incontro per fare il punto sul progetto di riqualificazione del centro storico urbano, avviato nei mesi scorsi dal Centro interdipartimentale di ricerca sui centri storici dell’Università di Palermo (CIRCES) dopo una convenzione con il Comune. I componenti del pool di professionisti esperti di urbanistica, di viabilità e del centro storico, coordinati dal professore Giuseppe Trombino, responsabile del progetto Circes, sono tornati a Modica per visionare e confrontarsi sugli elaborati preparati in questi mesi. Dopo un incontro tenutosi a palazzo San Domenico giovedì pomeriggio a cui hanno partecipato anche diverse associazioni di categoria, ieri mattina gli esperti del Circes si sono confrontati con il lavoro svolto dai quattro giovani architetti,Chiara Pagano, Nadia Pediglieri, Jennifer D’Anna e Luigi Cavallo che in questi mesi hanno studiato palmo a palmo il primo quartiere del centro storico ovvero il quartiere Cartellone. “Abbiamo analizzato il quartiere percorrendolo a piedi – ha detto Chiara Pagano – e da un primo confronto con i dati cartografici a nostra disposizione abbiamo verificato molte incongruenze. Da ciò abbiamo deciso di corredare il nostro elaborato con foto fatte durante i vari sopralluoghi. Molte strade sono inaccessibili con qualsiasi mezzo a motore e molte le case abbandonate e in stato di degrado”. “L’idea di riqualificazione – ha aggiunto Jennifer D’Anna – è quella di creare nei “curtigghi” o meglio spazi pubblici dei punti di ritrovo da dove si possono collegare tutte le altre vie. Piccole piazzette e aree a verde per unire le stradine più nascoste da dove far partire dei meccanismi meccanici tipo ascensori o scale mobili per collegare le abitazioni ubicate nelle alture con la parte bassa del centro storico”. Una tesi che ha trovato accordo nel professore Marco Migliore, esperto del Circes incaricato per la viabilità. “E’ fondamentale – ha commentato Migliore – realizzare degli ascensori che possano essere di supporto sia ai mezzi di pronto intervento, quali 118 o vigili del fuoco o forze dell’ordine in casi di urgenze, sia ai cittadini ivi residenti. Si dovrebbero realizzare varie vie di collegamento in verticale verso la parte bassa della città a mò di “strade” dove poter inserire degli ascensori che devono funzionare 24 ore su 24, devono essere dotati di un sistema di videosorveglianza e devono avere i requisiti idonei ad un territorio a rischio sismico come lo è Modica”. Entusiasta e soddisfatto per il lavoro svolto dai quattro giovani architetti il professore Trombino: “hanno lavorato bene nonostante la difficoltà geografica inaspettata dovuta alla diversa altimetria della città. Con la prima mappatura degli edifici e delle vie realizzeremo un progetto che sarà discusso in un prossimo incontro, uno dei tanti”. Finalmente il progetto che ho voluto – afferma l’assessore all’urbanistica, Giorgio Belluardo – comincia a dare i primi frutti. Sono contento per la folta presenza di cittadini all’incontro tenutosi a palazzo San Domenico. E’ servito a dare chiarimenti e a lanciare nuove idee. Non appena il progetto sarà pronto provvederemo come Ente alle varianti al piano regolatore generale. Renderemo il centro storico più vivibile e accessibile a tutti”.
(Nella foto in alto da sx: Chiara Pagano, Prof. Giuseppe Trombino,Jennifer D’Anna, Luigi cavallo, Prof.Teresa Cannarozzo – Foto Rinzo)
(Nella foto in basso:Componenti del Circes, gli architetti Chiara Pagano, Jennifer D’Anna, Nadia Pediglieri e assessore urbanistica Giorgio Belluardo -Foto Rinzo)